Esperia, un vivaio di frutta autoctona

20 Giugno 2009 0 Di redazione

ESPERIA (FR) – A Monticelli un Vivaio del Parco di specie frutticole autoctone. Ad approvare il progetto esecutivo per il recupero dell’antica struttura che sovrasta il terreno destinato al vivaio sono stati, oltre al Presidente dell’Ente Giovanni Ialongo, i membri del Consiglio direttivo Luciano Gatti, Erminia Vitiello e Franco Carnevale. Il progetto  permetterà di recuperare l’antico fabbricato rurale sito in località Monticelli di Esperia in via Vaglie.
L’intervento è stato possibile grazie a dei finanziamenti che l’Ente ha ottenuto dalla Regione Lazio prima, per acquistare la struttura che insiste sul terreno destinato a vivaio di piante da frutto locali, ed ora per recuperare lo stabile e riqualificare il terreno ai fini del potenziamento dell’attività agricola.
Si tratta di un intervento che l’Ente Parco, in piena sinergia con il vice presidente Luciano Gatti, ha inteso avviare per  favorire lo sviluppo socio economico del territorio, passando per la produzione e promozione delle risorse naturali che caratterizzano l’area di Monticelli, una delle tre frazioni che compongono il comune di Esperia.
Per avviare le opere il Parco ha registrato un impegno di spesa di circa novanta mila euro.
Il recupero architettonico-strutturale dell’edificio, che insiste nell’area scelta per la produzione delle piante autoctone di frutto (meli, peri, vigneti), è funzionale alle attività che si svolgeranno proprio nel vivaio e si realizzerà attraverso una serie di interventi atti al consolidamento della struttura.
Si tratta, in pratica, di una antica costruzione che si sviluppa su due livelli, pari ad una superficie di oltre 200 metri quadri, e vi saranno realizzati uffici, una sala polivalente, servizi igienici per i visitatori e per il personale, spogliatoi, un deposito per gli attrezzi e per i prodotti finiti del vivaio, un ampio locale per la lavorazione e sistemazione delle piante nei vasetti, oltre ad un garage per i mezzi agricoli ed un porticato utilizzabile per le attività quotidiane del vivaio in tempo di pioggia.
“L’intervento relativo ai lavori di recupero e consolidamento della struttura – spiega il Presidente del Parco Giovanni Ialongo – è finalizzato a promuovere le politiche del territorio legate allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica ed all’occupazione dei 10 comuni che compongono il Parco dei Monti Aurunci”.
Il Parco nonostante sia stato istituito dal qualche decennio è tra i pochi Enti che ha progettato, avviato e terminato tutti i lavori di recupero o di costruzione delle strutture che insistono nell’area protetta. Dieci sono i Comuni che vi fanno parte; Ausonia, Esperia, Pontecorvo e Pico (provincia di Frosinone), Campodimele, Lenola, Itri, Fondi, Formia e Spigno (provincia di Latina).