Borgo Sabotino, in ‘segreto’ arrivano le scorie nucleari di Scanzano del 2003

30 Agosto 2009 0 Di Felice Pensabene

Delusione, amarezza e sconcerto nei cittadini di Terracina, ma sicuramente di tutti i comuni del Pontino, per una decisione ‘tutta italiana’ su un problema grave come quello del trasferimento e dello stoccaggio delle scorie nucleari della centrale di di Scanzano.in Basilicata, che gli abitanti del posto avevano fermamente respinto nel 2003. Già perché quegli stessi, identici rifiuti sono stati “accolti” il 4 luglio scorso in un paese della periferia di Latina, Borgo Sabotino, a 50 km da Terracina, dalle case, ma soprattutto dagli abitanti. Gli stessi identici rifiuti che sei anni fa calamitarono l´attenzione della stampa e dei Tg che seguirono passo, passo le prese di posizione degli abitanti di Scanzano documentandone le proteste, i presidii, le manifestazioni, dando voce alla cittadinanza furiosa per quel che stava per accadere e decisa a bloccare quel ” pacco regalo radioattivo” poco gradito. Ecco gli stessi identici rifiuti ora sono a Borgo Sabotino. Ma la storia non finisce qui, perché gli abitanti di quelle zone, son venuti a conoscenza del ‘regalo’, non attraverso organi ufficiali, ma da ‘Acqua e Sapone’ del mese di giugno, giornale dell´omonima catena di profumerie. A questo punto della storia, dalla soluzione tutta italiana, le domande che i cittadini della zona si pongono sono molte. In primo luogo, dove siano finite tutte le testate di una certa consistenza che all´epoca si occuparono svisceratamente dell´avvenimento? Tg nazionali compresi. Ma soprattutto se sia costituzionale non avvisare i cittadini del luogo “prescelto” e dei luoghi interessati sui rischi legati a quei rifiuti, che sommati a quelli prodotti dalle varie industrie farmaceutiche e dall´ inceneritore tutti di Borgo Sabotino, rendono una zona a prevalente natura turistica, una vera ‘bomba ecologica’. A questo punto della storia qualche dubbio ci assale: che fine ha fatto la volontà popolare espressa con il referendum che aboliva il nucleare in Italia? E poi il diritto dei cittadini alla trasparenza sugli atti amministrativi?
Felice Pensabene