Crisi del commercio, Buffardi: “La speranza si chiama centro commerciale naturale”

8 Gennaio 2010 0 Di redazione

“L’unica speranza di traghettare il commercio cassinate fuori dalla crisi in cui si dimena è affidato al progetto Centri Commerciali Naturali”. Lo afferma il vice presidente della Conf Commercio di Frosinone e presidente dell’Azienda Innova, Florindo Buffardi, che proprio ieri, dal nostro giornale, ha lanciato un allarme sullo stato di declino del settore commercio. Solo nella provincia di Frosinone, nei primi nove mesi del 2009, sono cessate circa 500 attività commerciali. “I saldi – sostiene Buffardi – sono una boccata d’ossigeno dopo tanti mesi di difficoltà per i commercianti”. Il vice di Confcommercio ben conosce il tessuto cassiante proprio per essere a sua volta commerciante. “L’unica speranza per gli operatori di Cassino, di sopravvivere alle grosse strutture, è il centro commerciale naturale, un progetto finanziato dalla regione Lazio a cui hanno già aderito circa 60 attività del centro città ed altre ancora possono farlo. Il commerciante paga una quota di adesione simbolica e partecipa alla gestione della società ‘PromoCassino consorzio del turismo e del commercio’ presieduta da Carla Cascella. Il progetto centro commerciale naturale consiste nel trasformare una parte del centro città, quella che comprende i negozi che hanno aderito al progetto, in una sorta di centro commerciale che consorzia servizi e vantaggi per la clientela. Si individueranno quattro varchi, un sito internet fornirà tutte le informazioni su negozi, merce, parcheggi, servizi ed attrazioni. Prevista una ludoteca e, addirittura, una pista ciclabile. Non mancherà certamente una “fidelity card” unica per tutti i negozi associati, per permettere alla clientela di accumulare punti e risparmio. Lo studio del progetto è stato effettuato dall’università di Cassino. “E’ una iniziativa, questa – Buffardi ne è convinto – capace di incrementare le vendite nel cassinate dal 15 al 20% e se il commercio a Cassino vuole riprendersi, deve aggrapparsi ad iniziative come questa”.
Ermanno Amedei