Frosinone – Marco Galli (Silp): “La Camorra si è ramificata anche in Ciociaria e qualcuno se ne sta finalmente accorgendo”

21 Gennaio 2010 0 Di redazione

Dichiarazione del Segretario Generale Provinciale Marco GALLI: “Le dichiarazioni rilasciate dal nuovo Prefetto di Frosinone, relativamente alla necessità di contrastare la criminalità organizzata in questa provincia, rappresentano un momento, oserei dire, storico per questo territorio. Finalmente, dopo anni di reticenze e ostinato negazionismo, un rappresentante istituzionale dichiara, mostrando una notevole conoscenza dei fenomeni mafiosi e della situazione economico e sociale di questa provincia, che la Ciociaria è una terra interessata dalla presenza della criminalità organizzata, che va contrastata attraverso l’opera responsabile delle istituzioni degli enti locali e della politica. Il SILP per la CGIL e le associazioni impegnate sul fronte della legalità lo dicono da anni, denunciando l’esistenza di fenomeni chiaramente riconducibili alla presenza consolidata della camorra e non solo. Anni di indecorosi silenzi hanno provocato danni forse irreparabili, perché l’ostinata negazione della realtà ha provocato l’indebolimento degli organismi preposti al contrasto militare del cancro mafioso, ha addormentato il dibattito intorno a questi fenomeni esiziali per la convivenza civile, ha rallentato la maturazione di una coscienza dell’antimafia, ha permesso alla camorra di insediarsi e consolidarsi in questa provincia. Il mio auspicio è che questa chiara posizione del Prefetto di Frosinone possa alimentare il dibattito che è sempre mancato in questa realtà, dove l’invadenza sempre più eclatante delle mafie va di pari passo con l’aumento della criminalità predatoria, che sta provocando allarme e forte preoccupazione tra gli abitanti di questa provincia. Forse è arrivato il momento di rivedere la questione del coordinamento delle forze di polizia, per amplificare l’opera preventiva; forse è anche giunto il momento di sanare gli errori di una gestione più che discutibile del personale in Questura, dove si tiene inutilmente aperto un centralino h/24, con un assurdo dispendio di risorse umane, quando, sarebbe sufficiente farlo operare dalle 08.00 alle 20.00, considerato che il servizio di emergenza 113 è dislocato nella sala operativa della Questura aperta 24h al giorno; forse, si potrà chiedere, fondando la domanda su elementi oggettivamente sostenibili, il potenziamento del Commissariato di Cassino, ufficio di frontiera afflitto da troppe carenze. Potrebbero davvero esserci i presupposti per cominciare a ragionare serenamente su ciò che sarebbe opportuno fare o non fare nell’ambito della sicurezza e legalità e nella lotta alla criminalità. Mancano uomini, mezzi, dotazioni, strategie proprio per i silenzi vergognosi di questi anni, che hanno voluto contrastare gli elementi chiari che emergevano di volta in volta dalle indagini, dalle dichiarazioni di magistrati impegnati in prima linea contro le mafie, dalle ricerche effettuate da organismi regionali e nazionali, dando un notevole vantaggio alla criminalità, che, nel silenzio, è cresciuta e sta crescendo nel cuore della Ciociaria”.