Regionali 2010 / Intervento Mario Abbruzzese su rilancio del “sistema turismo”

25 Febbraio 2010 0 Di Felice Pensabene

Un’altra grande scommessa, un punto cardine del programma politico del candidato Pdl alle prossime elezioni regionali del Lazio Mario Abbruzzese, è il rilancio, ma soprattutto lo sviluppo, del sistema turismo regionale, con un occhio di riguardo alla Provincia di Frosinone. “In questa fase delicata per la nostra economia – ha affermato l’esponente politico del Popolo della Libertà – vanno assolutamente colte le opportunità di sviluppo che possono derivare dalla valorizzazione dello straordinario patrimonio paesaggistico, artistico e culturale di tutto il territorio. Il turismo, anche per la sua trasversalità rispetto agli altri settori economici (agricoltura, industria, artigianato, distribuzione e servizi), può rappresentare il volano di un nuovo modello di sviluppo, basato sulla diversificazione dell’economia. La promozione di un “progetto turistico”, in grado di far decollare il settore è tra i punti strategici che il centrodestra deve assolutamente mettere ai primi posti nell’agenda politica-amministrativa. Dobbiamo sin da subito costruire le condizioni preliminari per stesura di un progetto di fattibilità per sviluppare un piano turistico in una logica di marketing e su scala territoriale. E’ necessario creare un’immagine di territorio unico – ha affermato Mario Abbruzzese – conosciuto da tutti, che soddisfi i bisogni di ogni tipo di turista e che sia un’opportunità per gli investitori. Il territorio provinciale ha le carte in regola per diventare meta ambita per chi ama la cultura, per chi ama la natura, per chi vuole riposare, per chi vuole “vivere la storia”, per i giovani, per i bambini. Per attivare il processo di crescita del settore, occorre rompere il cerchio: non si investe perché non ci sono turisti a sufficienza, non ci sono sufficienti turisti perché non ci sono buone condizioni di ospitalità, attrezzate con servizi complementari. Per rompere il cerchio occorre fare un primo passo, un quadro di riferimento operativo, avere uno strumento ed una metodologia di lavoro innovativi, strutturati su risorse umane locali che sappiano al meglio cogliere esperienze ed indicazioni, ed attrarre investimenti nel settore. Il territorio provinciale possiede una notevole varietà di diverse possibilità di consumo – ha ricordato Mario Abbruzzese -. Tra queste, come elementi di primaria attrazione, vi sono gli itinerari religiosi e le possibilità di cure termali. A queste si aggiungono altre offerte quali, in particolare, territori di notevole pregio naturalistico, che offrono vaste possibilità di escursionismo, presenza di importanti siti storico-culturali, manifestazioni di rilievo internazionale e nazionale. Tra le offerte importanti non va, inoltre, dimenticata la presenza di impianti sciistici e centri congressuali come Fiuggi, abbinati ad una notevole offerta ricettiva, spesso di buon livello qualitativo. Un’altra importante risorsa – ha continuato l’esponente del Pdl – è rappresentata dalla esistenza di itinerari enogastronomici e da un’offerta ristorativa generalmente di buon livello, che partecipa in maniera trasversale alla qualificazione della valenza turistica del territorio. Bisogna ripartire dalla legge quadro 135, con la quale, nel 2001, si sono istituiti i “Sistemi Turistici Locali”. La Provincia di Frosinone ne ha già due: Ciociaria Nord-Occidentale e l’area Valle di Comino-Valle del Liri, territori dalle infinite potenzialità per le ricchezze paesaggistiche, storiche e culturali. Nel tempo si sono ottenuti finanziamenti per interventi ed iniziative che, però, non hanno avuto alcuna ricaduta sull’economia locale. Per avere un quadro complessivo della situazione basta rileggere il “Patto per lo sviluppo turistico di Frosinone”. Si vedrà che dopo quasi dieci anni – ha concluso Mario Abbruzzese – le considerazioni sulle problematiche di settore restano le stesse e con fenomeni accentuati dalla attuale crisi globale che ha messo in luce ulteriori aspetti di debolezza locale. I dati di allora non si discostano dagli attuali, ciò significa che in termini di sistema poco è stato fatto. Occorre a questo punto, invertire la rotta caratterizzando le iniziative per un progetto strategico forte, in grado di mettere in rete le risorse disponibili e le varie iniziative di settore. Anche per il turismo non più parole ma fatti, per far crescere l’economia e per creare lavoro per i nostri giovani”.