Regionali 2010 / Mario Abbruzzese interviene sulla sfiducia a capogruppo del Pdl

12 Febbraio 2010 0 Di Felice Pensabene

“Il disegno è ormai chiaro a tutti: ma la cosa non mi preoccupa minimamente, anzi, ho avuto finalmente la prova che più di qualcuno ha paura della mia candidatura, e nello stesso tempo sta attraversando un periodo di grande difficoltà, soprattutto nel gestire la campagna elettorale per le regionali”. Questo il commento di Mario Abbruzzese, dopo l’atto di sfiducia a capogruppo provinciale del Popolo della Libertà, avanzato nella serata di giovedì da sette consiglieri di Palazzo Gramsci. “Gli stessi, non contenti, hanno anche chiesto al presidente della Provincia la convocazione del Consiglio, il tutto per revocare l’incarico di Presidente a Sergio Cippitelli. E’ stato un gesto di vandalismo politico – ha continuato Abbruzzese – messo in atto contro di me, l’unico che in questa campagna elettorale ci sta mettendo la faccia, dimostrando a tutti di portare avanti una politica nuova, che intende cambiare vecchie regole di partito. La motivazione della sfiducia non ha bisogno di commenti – ha detto l’esponente politico del Pdl – si vede a chilometri di distanza che è solo un pretesto per screditare chi, da anni, lavora per il bene e l’interesse di tutto il territorio. A Cippitelli va tutta la mia solidarietà. Anche se sono convinto che è impossibile revocargli incarico, mancano quei gravi motivi previsti dallo Statuto provinciale. Cippitelli è stato trascinato con la forza in questa bagarre perché ha dichiarato di appoggiare la mia candidatura? Fiorito sé tirato fuori dalla mischia a tempo di record, prendendo immediatamente le distanze dai sette consiglieri, e affermando che si tratta di “una decisione autonoma del gruppo e che dietro questa non vi è alcuna strategia o dietrologia politica, né legata alla gestione del partito né agli equilibri delle candidature regionali”. A questo punto mi verrebbe dirgli: excusatio non petita…”. Abbruzzese è sereno, va avanti per la sua strada, non s’è fatto minimamente intimidire. “Volevano mettermi in difficoltà – ha concluso il candidato al Consiglio regionale del Lazio – ma non ci sono riusciti. L’unica cosa che questa pseudo-operazione politica ha sortito, è che continuerò la mia campagna elettorale più carico di prima e con la consapevolezza che la vittoria è ormai a portata di mano. A questo punto posso solo ringraziare tutto il gruppo consiliare provinciale del Pdl, innanzitutto per la fiducia che mi hanno dimostrato e poi per tutte quelle battaglie politiche che abbiamo portato avanti insieme”.