Trasferiti i duecento alunni della materna di via Zamosch

4 Febbraio 2010 0 Di Felice Pensabene

Ancora disagi per le famiglie e per gli alunni della scuola materna di via Zamosch. I bambini, infatti, verranno trasferiti nel plesso scolastico di via D’Annunzio, nelle aule del I circolo didattico. La misura si è resa necessaria per consentire ai tecnici incaricati dal Genio Civile di eseguire alcune verifiche statiche e lavori di messa a norma dell’edificio che ospita la scuola materna. Non è la prima volta che alunni di scuole materne, e non solo, vengono trasferiti da un plesso all’altro ad anno scolastico in corso. Era già successo lo scorso anno per le verifiche e gli interventi necessari alla scuola media ‘Diamare-Conte’ per i presunti danni derivanti dal terremoto de l’Aquila. In quella occasione, infatti, oltre al trasferimento degli allievi della scuola media, dovettero essere trasferiti anche quelli della materna che frequentavano la sezione staccata della scuola media in via  San Marco.  Il  trasferimento, questa volta, riguarderà circa duecento bambini che frequentano la materna di via Zamosch e per lo stesso motivo legato al terremoto dell’aprile scorso. Alcune crepe e lesioni nei muri erano state notate già nei mesi di aprile e maggio del 2009 successivamente al terremoto dell’Aquila, ma solo ora si è provveduto ad effettuare i controlli ed i lavori di adeguamento. La decisione ha creato qualche disagio e, soprattutto, parecchio malcontento fra i genitori dei bambini, che hanno contestato il fatto che gli interventi e la chiusura, siano stati decisi solo dopo l’ultimo sopralluogo, fatto una decina di giorni fa e dopo i diversi solleciti presentati dalle maestre. Le insegnanti avevano già da tempo segnalato al Comune che un tramezzo aveva delle vistose crepe e che vi fossero alcuni avvallamenti in diverse parti del pavimento, ma solo in questi giorni i responsabili comunali hanno provveduto ad adottare il provvedimento di trasferimento. L’assessore comunale competente, Beniamino Papa, ha rassicurato tutti, spiegando che non c’è nessun pericolo e che comunque è già stata trovata una soluzione alternativa, il trasferimento nel plesso scolastico di via D’Annunzio, per non interrompere l’attività didattica.

F. Pensabene