Spallino spara… sui fuochi (d’artificio): “Ma non sarebbero bastati cinque minuti?”

22 Marzo 2010 0 Di redazione

“Le scrivo in piena notte, a caldo, certo di interpretare lo sdegno ed il dolore di moltissimi cassinati nel vedere la nostra amata Montagna, ancora una volta, ferita”. Lo scrive in una lettera che AngelioSpallino, presidente di Italia Nostra di Cassino, ha inviato al padre abate Don Pietro Vittorelli e al procuratore capo di Cassino, in seguito agli incendi innescati ieri sera dallo spettacolo pirotecnico a conclusione dei festeggiamenti in onore di San Benedetto. “Come ogni cassinate e cassinese – scrive Spallino – sento che “quel monte cui cassino e’ nela costa” riveste per noi un significato speciale di identificazione e protezione: è stato straziante e preoccupante vederlo incendiato probabilmente dalla ricaduta di frammenti incandescenti… non bastassero i piromani per stupidità o per delinquenza.
Sono sicuro che anche Ella, e l’ill.mo sig. Procuratore, condividiate l’esigenza di capire il perchè e come questo sia avvenuto.
Certamente adesso non so se ci siano stati danni a persone in quanto mi sembrava, mentre facevo delle riprese video, di vedere delle macchine ferme sulla strada vicino alle fiamme i cui focolai erano numerosi e sparsi .
Se posso dire un mio parere, mi è sembrato troppo lungo il tempo di effettuazione dei fuochi ed estremamente ricco lo spettacolo pirotecnico; quanta polvere pirica è stata impiegata?
Certo anche il rumore è stato imponente visti anche i numerosi allarmi impazziti
Forse qualcuno ha voluto interpretare e visualizzare il significato di “faro della civiltà” che da centinaia di anni ha la nostra cara Abazia; certo venti minuti di fuochi sono sembrati veramente troppi! Sicuramente è sembrata più essere una rievocazione audio e video del criminale ed immotivato bombardamento dell’Abbazia della seconda guerra mondiale.
Come tanti mi chiedo: non bastavano i canonici cinque minuti? Quanto sono costati i fuochi artificiali? In un contesto di crisi generale non era forse meglio destinare quei soldi ad altre cause?
E la ferita oltre che morale e sicuramente economica è anche ambientale, visto il periodo di nidificazione che è appena iniziato; e, in periodo di siccità sarebbe stato devastante!
Mi sembra opportuna l’occasione per rilanciare il progetto di costituzione di un Parco Naturale di Montecassino e Monte Cairo.
Per finire mi è obbligo il ricordare che questo ennesimo episodio deve convincere tutti della necessità che si facciano quelle opere previste come propedeutiche alla cabinovia ma, in ogni caso, estremamente necessarie per la messa in sicurezza della montagna da incendi e dal dissesto idrogeologico”.
Cordiali saluti
Dott. Angelo Spallino