Conferenza dei Servizi, sull’impianto di Villa S. Lucia decisione rinviata di 90 giorni. Anna Maria Tedeschi (IdV): “Non abbassare la guardia”.

9 Aprile 2010 0 Di Felice Pensabene

Si è svolta nella mattinata di ieri la Conferenza dei Servizi con all’ordine del giorno il caso dell’ impianto di inertizzazione dell’amianto di Villa Santa Lucia. la  partecipazione è stata numerosa. Oltre a soggetti già attivi erano presenti anche i consiglieri regionali neo eletti, tra cui Anna Maria Tedeschi (IdV) e Francesco Scalia (PD). Numerose le associazioni presenti, ognuna con un proprio rappresentante. In rappresentanza della società Progetto Immobiliare, che dovrebbe realizzare l’impianto, c’era il suo avvocato che, in seguito alle relazioni tecniche presentate dal dott. Montanari, su commissione del Comune di Villa Santa Lucia, e a quelle fornite dalle varie associazioni, ha chiesto al Presidente della Conferenza una dilazione dei tempi di circa 90 giorni. Questa, secondo l’avvocato, dovrebbe servire alla società per analizzare i vari documenti tecnici forniti. La richiesta è stata accettata dal Presidente della Conferenza dei Servizi, che ha annunciato una sua relazione, da fornire alla nuova amministrazione regionale, per consentire a questa di prendere visione del problema e degli aspetti tecnici. Contrario il sindaco Scittarelli alla costruzione dell’impianto. “A questo punto bisogna stare all’erta e non abbassare la guardia. – ha dichiarato Anna Maria Tedeschi (IdV), neo eletta al Consiglio regionale, la  società Progetto Immobiliare, oltre a prendere visione delle nuove elaborazioni tecniche presentate, probabilmente vorrà apportare delle modifiche al progetto per superare criticità tecniche e gestionali evidenziate nelle relazioni fornite oggi. Questa mossa – ha proseguito la Tedeschi – potrebbe distrarre tutti dal vero contenuto del progetto, quindi è necessario tenere la guardia alta perché la società non si darà per vinta. Sembrerebbe che Progetto Immobiliare sia intenzionata a riconvertire il progetto per installare un impianto fotovoltaico. Ma tale presunta dichiarazione lascia perplessi perché bisognerà capire la bontà di questo ulteriore iniziativa. L’attenzione – ha infine concluso – da parte mia sarà sempre massima e, nonostante i 90 giorni chiesti, lavorerò ancora perché si possa arrivare al blocco totale del progetto in tempi brevissimi”.

F. Pensabene