Il mestiere duro del vigile del fuoco…

20 Aprile 2010 0 Di Natalia Costa

Un mestiere rischioso e tuttavia mal pagato. Questa la situazione che riguarda i vigili del fuoco di Frosinone i cui diritti vengono difesi dalla funzione pubblica Cgil. IL sindacato spesso è intervenuto per sollecitare il pagamento di servizi datati 2009. Sembra che il Ministero dell’Interno non disponga delle risorse necessarie. Il risultato è che dal gennaio 2009 ad oggi, quindi, il personale che interviene a seguito di chiamate per emergenza – dove la tempestività e la professionalità risultano ovviamente determinanti – non percepisce i compensi contrattualmente dovuti. Ci si riferisce in particolare al pagamento della cosiddetta “attività boschiva” e quella che i Vigili del Fuoco stanno prestando all’Aquila per gestire l’emergenza terremoto. Lavoro non retribuito dal 1° novembre 2009. Ma l’Amministrazione non paga neppure le spettanze dovute per i raddoppi di turnazioni presso il Comando di Frosinone ed i relativi distaccamenti: turnazioni che scaturiscono dalla carenza di organico causata proprio da tale avvicendamento presso le zone terremotate. La preoccupazione del sindacato sta nel fatto della certezza che il pagamento non avverrà a breve e che il super lavoro che attende i vigili nella stagione estiva non sarà pagato. Una situazione ingiusta. Sono stati decine e decine gli interventi che in questi mesi li hanno visti protagonisti. Sempre in primo piano per salvare vite. Come nel caso di Torrice quando i vigili salvarono una persona invalida dalle fiamme o Veroli quando a causa di una fuga di gas una casa è stata sventrata e i vigili rischiarono la propria vita per salvare quella di un’anziana donna deceduta qualche giorno dopo per le ferite dell’incendio. Vigili in azione nelle zone terremotate dell’aquila o scrupolosi in ogni minima azione in tutto il territorio ciociaro. Non si può negare loro il denaro stabilito per contratto. Il sindacato si appella al governo affinché adempia al suo compito.

Tamara Graziani