Turni massacranti, protestano gli agenti del carcere

12 Aprile 2010 0 Di redazione

Chiedono l’intervento immediato del ministero della giustizia. Dal carcere di via Cerreto di Frosinone si alza il grido di protesta di 170 agenti di polizia penitenziaria, pronti allo sciopero della fame e della sete. Costretti ad osservare turni massacranti di lavoro, che arrivano anche a sfiorare le 15 ore giornaliere, gli agenti sono allo stremo delle forze e temono per la incolumità loro e dei detenuti. Sono 170 agenti a vigilare 520 utenti del carcere. La carenza di personale viene sanata facendo lavorare oltremodo il personale in servizio. “Una situazione insostenibile – afferma Eugenio Sarno, segretario generale uil PA, penitenziari – gli orari di lavoro massacranti compromettono la qualità del servizio. Esistono evidentemente responsabilità anche da parte della direzione del carcere”. La situazione dell’istituto penitenziario di Frosinone è comune a quella di tanti altri istituti in Italia tuttavia in via Cerreto questa mattina è scattato il sit – in di una trentina di agenti di polizia penitenziaria che hanno annunciato anche lo sciopero della fame e della sete a partire dalle prossime ore. E’ la prima volta che la categoria ricorre ad una forma di protesta cosi eclatante. Gli agenti hanno deciso di manifestare e inscenare la protesta dell’astensione dal pasto senza nulla togliere al servizio prestato all’interno del carcere. Il loro desiderio è quello di far ascoltare la propria voce e cambiare la situazione per consentire una più equa distribuzione dell’orario di lavoro e la sicurezza all’interno dell’istituto. A breve sarà ultimato un altro padiglione nel carcere a dimostrazione del fatto che nuovi detenuti potranno essere ospitati. IL numero degli agenti resta invariato e come se non bastasse non vengono pagati loro gli straordinari maturati nel 2008.
Tamara Graziani