Compra un telefono e nella memoria trova i piccanti sms tra una donna e il suo amante

26 Maggio 2010 0 Di redazione

Nel tempo in cui le intercettazioni telefoniche utilizzate per contrastare il crimine sembrano essere diventate una violazione della privacy, sembra essere come fracassata da un macigno (e questa volta è vero) la privacy violata ad una donna che ha riportato al negoziante il telefonino avuto in prova.
Tutto nasce dall’acquisto di un cellulare che un ragazzo di Cassino ha fatto in un noto centro commerciale. L’apparecchio, venduto per nuovo, all’accensione ha dimostrato di non esserlo. Infatti, scorrendo sulla memoria dell’apparecchio, il giovane ha trovato decine di numeri telefonici che non appartenevano alla rubrica registrata sulla sua sim. Nomi importanti del panorama politico e giudiziario della città. Oltre ad amministratori c’erano anche numeri di telefono di esponenti di forze dell’ordine e di magistrati. Ma le sorprese nel “nuovo” acquisto non erano finite. Nella rubrica dei messaggi, invece, erano registrati sms con cui il precedente possessore o utilizzatore dell’apparecchio, intratteneva piccanti e, a quanto pare, clandestini rapporti con diversi uomini. Insomma, una vita privata spiattellata ai quattro venti e che se quel cellulare fosse finito in mani sbagliate avrebbe causato certo grossi problemi alla donna. Cosa era accaduto? Evidentemente quando il primo possessore ha inserito la sua sim, automaticamente il telefono ha registrato sulla propria memoria la rubrica dei numeri e quella dei messaggi. Quando la donna ha deciso di restituirlo, forse dopo qualche giorno. Pur togliendo la propria sim, i suoi “segreti” sono rimasti sul telefono. “Non intendo riportare indietro il cellulare perché, a mio avviso, è stato acquistato e provato per poco tempo, quindi immagino che sia stato esercitato il diritto di recesso; resta comunque il fatto che quando io l’ho comprato, l’ho pagato come nuovo”. Lo ha detto il nuovo acquirente del cellulare che ha provveduto a cancellare ogni numero di telefono che non gli appartenesse e, ovviamente, (può star tranquilla la prima proprietaria) anche tutti i messaggi.
Ermanno Amedei
ermadei@libero.it