Latte svenduto, la rivolta della filiera, Lisi della Coldiretti lancia la sfida: “ ..Acquistiamo la centrale del latte..”

10 Maggio 2010 0 Di Natalia Costa

Il latte oggi viene pagato meno di venti anni fa, in pratica viene svenduto. La tariffa è stilata sulla base di contratti ormai vecchi. “Tutto quanto non è possibile e non è più tollerabile”, afferma Gianni Lisi della Coldiretti di Frosinone che invita i proprio iscritti a diventare protagonisti della filiera attraverso una mobilitazione di massa. Il prossimo 18 maggio a Roma è in programma una manifestazione nel piazzale antistante la Centrale del Latte e da qui sarà lanciata una provocazione. Gli imprenditori sostenuti dalla coldiretti proporranno l’acquisto della centrale. Questo un modo per ridistribuire equamente il prezzo del latte e valorizzare la filiera. La Ciociaria ha voce in capitolo dal momento che, dati alla mano, in 1.000 producono il latte arrivando ad una quantità di oltre 402 mila quintali senza considerare l’indotto. Nel Lazio i soci Coldiretti sono oltre 32.000, in Ciociaria più di 10.000. Una fetta consistente di produttori che lavora anche nei giorni festivi e va a guadagnare 0,35 centesimi per ogni singolo litro venduto ad 1.60 circa. Quella di acquistare la centrale del latte è una sfida cui la col diretti chiede di partecipare alle istituzioni della provincia di Frosinone. Nella compagine della Centrale del Latte ad oggi, per esempio, esiste già il comune di Roma (oltre il 6% di quota) ma pure la Regione Lazio e la Provincia di Roma posseggono delle quote minoritarie. “Acquistando quote della Centrale significherebbe continuare il processo di trasparenza, sicurezza alimentare e rintracciabilità e anche per dare dignità agli sforzi dei produttori ciociari e laziali. L’obiettivo è prestigioso e difficile ma non impossibile. Commenta Gianni Lisi.

Tamara Graziani