Acqua non potabile in 18 comuni, insorge il comitato

22 Giugno 2010 0 Di redazione

“Il Coordinamento Provinciale per l’Acqua Pubblica esprime indignazione e protesta avverso il comportamento di ACEA ATO 5 S.p.A. che ha comunicato, con notevole ritardo, la non potabilità dell’acqua per 18 comuni dell’ambito ivi compresa la Città di Frosinone.
Il silenzio del Sindaco del capoluogo e degli altri sindaci interessati che non hanno emesso alcun ordinanza di divieto dell’uso potabile dell’acqua e l’assenza di un comunicato dell’ARPA e del Comparto dell’Igiene Pubblica della ASL hanno contribuito a creare un clima di forte preoccupazione tra la popolazione.
Piove governo ladro!!!!
Piove da ottobre del 2009.
Perché in questo periodo non si sono verificati fatti simili?
C’è il sospetto che la non potabilità dell’acqua sia dovuta a motivazioni più serie. Questa mattina tra i cittadini di Sora e Isola del Liri correva voce insistente di infiltrazioni di acqua reflue nelle condotte idriche.
E’ vero?
I cittadini hanno diritto di avere garanzie dalle Autorità preposte alla tutela della salute.
Non si può e non deve ripetere ciò che recentemente è avvenuto a Ceccano. Infatti la popolazione di quel comune fu avvertita della presenza di “arsenico” con 20 gg. di ritardo.
Dai rubinetti non esce acqua torbida. Perché?
Diversi utenti ci hanno segnalato odori strani all’aprire dei rubinetti.
Aspettiamo con urgenza i comunicati ufficiali degli organi competenti che ci deve garantire che tutte le attività produttive e trasformazione dei prodotti ad uso alimentare e che tutte le attività di ristorazione, bar e quanto altro non hanno usato e non usano l’acqua inquinata.
E’ notevole il danno prodotto presso le attività quali bar, panifici, pastifici in cui i cittadini hanno in un primo momento acquistato i prodotti e poi sospettato oppure non hanno consumato ad esempio un caffè “per paura” di bersi qualcos’altro.
Siamo certi che quello che apparirà, nelle prossime ore e nei prossimi giorni, sulle nostre tavole sia sano e salutare?
Come si vede occorrono conferme ed azioni di vigilanza dell’autorità competenti oltre un semplice comunicato del gestore privato”.
Fulvio Pica
Coordinamento Provinciale Acqua pubblica