La città scollata dal Cassino Calcio, solo 32 abbonamenti

26 Giugno 2010 0 Di redazione

Chiusura malinconica per la campagna pre-abbonamenti varata dalla S.S. Cassino. A ieri il dato definitivo consegna una misura che fa riflettere: soltanto 32 (sic!!!) gli indomiti che hanno voluto assicurare sostegno alla massima espressione calcistica della loro città. Un risultato ben al di sotto non solo delle aspettative ma anche di ogni minima previsione.
La città, ad eccezione di qualche encomiabile fedelissimo, ha risposto “picche”: non è passato il concetto che voleva il pre-abbonamento quale uno dei segnali necessari per la prosecuzione dell’avventura professionistica all’ombra dell’abbazia. Gran parte della cittadinanza, soavemente disinteressata, ha deciso infine di non impegnarsi per sostenere una società che è stata indicata come ‘antipatica’.
«E’ sicuramente più che prematuro – disamina il presidente Clodomiro Murolo – parlare di futuro del calcio a Cassino, nonostante le scadenze portino inevitabilmente a scrutare il drammatico punto di non ritorno. Quel che conta, a meno di 4 giorni dalla prossima scadenza federale, è che davvero l’iscrizione del Cassino al campionato che verrà, perdurando questo stato di cose nelle prossime ore, sarà impossibile da espletare. A tutte le iniziative attuate per evitare questa conclusione non ha fatto seguito ad oggi alcun riscontro concreto che possa indurre all’ottimismo. La società che mi onoro di rappresentare rimane alla finestra in attesa di sviluppi».
Preme però fare una puntualizzazione, obbligata. «Troppe parole – continua Murolo – e troppo inchiostro sono stati sprecati per qualche commento ‘esterno’ e per questo gratuito. E’ facile infatti definire “fallimentare”, “disastrosa”, “sprecona” la gestione di una società senza avervi versato il becco di un quattrino e senza avere una benché minima concezione di come vi vengano sviluppate le idee. Sappiano, i “gufi del giorno dopo”, che le tanto biasimate operazioni d’immagine lanciate dal sodalizio cassinate sono costate zero euro. Nel forsennato attacco a questo nuovo diavolo che si vuole fare diventare il marketing, ci si è dimenticati di “informarsi”: ebbene, si sappia che l’area catering al ‘Salveti’, il pullman ufficiale, sono stati realizzati solo ed esclusivamente in accordi di cambio-merce (si evidenzia ancor più il costo zero, come già sottolineato in precedenza) e quindi grazie alla disponibilità, alla passione ed alla lungimiranza di qualche imprenditore illuminato, nonché al grande lavoro dell’Ufficio marketing del club. Per quel che invece riguarda le operazioni di mercato, tanto additate come icastico dato di mala gestione, non c’è bisogno di specificare che la loro natura è aleatoria. Sono state compiute – pensando al meglio – alcune scelte: ma gli stessi che adesso le attaccano, sanno bene che con altri risultati sarebbero stati forse i primi a celebrarle. Fa parte del calcio e quindi c’è poco da stupirsene. Quello che invece si chiede è semplicemente rispetto: per chi ha fatto parte di quest’avventura e per chi ne ha garantito la sopravvivenza (da solo) in questi ultimi due campionati. Un comportamento quanto meno dovuto nei confronti di queste persone».