Temporali e grandinate, danni all’agricoltura. Allarme di coldiretti

1 Luglio 2010 0 Di redazione

“L’improvvisa grandinata che ha colpito Frosinone e moltissimi centri della nostra provincia a macchia di leopardo ha causato danni ingenti nelle campagne quantificabili in diverse centinaia di migliaia di euro”.
A parlare è il direttore Coldiretti di Frosinone, Gianni Lisi che analizza i dati relativi al primo monitoraggio effettuato dalla organizzazione presieduta da Loris Benacquista sugli effetti del maltempo che ha interessato molte zone della Ciociaria dove la grandine, la pioggia forte ed il vento si sono abbattuti su meleti, pescheti, oliveti, grano, mais, ortaggi, pomodori e strutture agricole come serre e magazzini. Peraltro le diffuse manifestazioni temporalesche intense e di breve durata non hanno per ora alleviato – continua il direttore della Coldiretti – lo stato di carenza idrica che interessa ancora la nostra provincia perché i terreni secchi non riescono ad assorbire l’acqua che tende invece ad allontanarsi per scorrimento portando con sé i nutrienti contenuti nella parte superficiale del terreno. Ma è senza dubbio la grandine ad essere più temuta dagli imprenditori agricoli in questo momento per i danni irreversibili che determina alle colture in campo ma anche – continua il Direttore – alle piante e alle strutture aziendali. Nelle principali zone frutticole si sta pensando ad attrezzarsi con qualche rimedio che possa impedire danni. Si tratta però di tecniche di protezione attive non ancora sufficientemente presenti sul territorio che purtroppo non hanno impedito il verificarsi di danni alle strutture e alle colture agricole così come moltissimi nostri uffici hanno segnalato a seguito delle telefonate ricevute da parte dei nostri soci preoccupati per quanto accaduto. “Occorre che i sindaci, così come previsto dalle normative vigenti – ha aggiunto Lisi – verifichino se sussistono i requisiti minimi per richiedere alla Regione di attivare l’iter per la calamità naturale. Come d’abitudine la nostra organizzazione è a disposizione per quanto nelle proprie possibilità a collaborare nell’eventuale censimento delle zone più colpite.