Vertenza latte, la solidarietà di Scalia agli allevatori

3 Luglio 2010 0 Di redazione

“Esprimo la mia solidarietà e la mia vicinanza a tutti gli allevatori della provincia di Frosinone e laziali che ad oggi, ancora, non hanno avuto risposte certe circa l’aumento del prezzo del latte conferito alla centrale del latte di Roma”. A parlare è Francesco Scalia, consigliere regionale del Pd che aggiunge “In qualità di cittadino-consumatore, oltre che nelle vesti di consigliere regionale, intendo aderire al tavolo permanente di crisi per il latte istituito dalla Coldiretti. Sono a disposizione degli amici della Coldiretti per ogni tipo di iniziativa tesa ad ottenere risposte alle rivendicazioni che l’organizzazione sta portando avanti ormai da oltre un mese e mezzo. Ritengo che la vicenda sia stata ulteriormente rallentata dalla sostituzione dell’assessore regionale all’agricoltura nella giunta Polverini che ha di fatto posticipato riunioni ed incontri tesi ad individuare soluzioni per le le rivendicazioni della Coldiretti laziale e ciociara. La sostituzione dell’assessore regionale all’agricoltura a poche settimane dal suo insediamento rappresenta senza dubbio una penalizzazione per il settore primario e non solo per quanto concerte il comparto zootecnico. La regione è ferma e in agricoltura la fase di stallo è ancora più evidente. Per dare risposte agli allevatori lazionali c’è bisogno di velocità e pragmatismo. Il problema del prezzo, oggi fermo a poco più di 0.35 centesimi per litro conferito dai produttori, rappresenta una minaccia per la sopravvivenza del settore agricolo ciociaro e mette a rischio un pezzo importante dell’economia ciociara. Ritengo più che legittime le rivendicazioni di Coldiretti che ha chiesto di rivedere il prezzo ed adeguarlo ai costi di produzione reclamando attenzione sul tema della rintracciabilità, della sicurezza e della produzione a km0 riscuotendo l’appoggio dei consumatori. Per questo continuerò a seguire la vicenda pronto ad intervenire per quanto mi è possibile anche nelle sedi competenti”.