Massacro di cani randagi, 18 mila famiglie boicottano la Spagna

28 Agosto 2010 4 Di redazione

Migliaia di mail e cartoline inviate all’ambasciata di Roma ed ai consolati del regno di Spagna con le quali 18.000 famiglie italiane da giugno ad oggi hanno detto di non volersi più recare in vacanza in Spagna fino a quando non si smetterà di uccidere i cani randagi e catturati in maniera crudele e solamente dopo pochi giorni di presenza nelle perreras, l’equivalente dei canili comunali italiani. Questo è il risultato della campagna contro i massacri indiscriminati dei cani che avvengono quotidianamente nelle perreras spagnole nelle quali vengono uccisi in maniera assolutamente crudele oltre 30.000 cani l’anno. E la protesta continuerà nei prossimi mesi sia con l’invio di nuove mail e di nuove cartoline all’ambasciata spagnola in Italia sia con una grande manifestazione di tutti gli animalisti proprio in Piazza di Spagna a Roma dove i firmatari delle mail e delle cartoline si recheranno nel prossimo mese di ottobre per una giornata di protesta dove verranno elencati i numeri dei cani massacrati giornalmente in Spagna e dove si chiederà che venga posto fine a questo ignobile massacro.
“Nonostante nessuno ne abbia parlato in maniera diffusa il boicottaggio delle vacanze in Spagna per questa estate per dire No al massacro dei cani in perreras anche grazie al tam tam delle associazioni ha ottenuto un successo insperato, sono circa 18.000 le famiglie italiane che hanno dichiarato di non voler più passare un giorno di vacanza in Spagna fino a quando non si metterà fine a questo indiscriminato massacro di cani- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA e promotore dell’iniziativa insieme a Claudia Conte presidente che si occupa del recupero e del ricollocamento dei cani salvati presso famiglie italiane- questo in termini reali ha causato un danno stimato di oltre una decina di milioni di euro per gli operatori turistici spagnoli, danno destinato a consolidarsi nel tempo. Ora mentre la gente continua a protestare scrivendo mail e cartoline all’ambasciata ed ai consolati spagnoli stiamo tutti insieme preparando la grande manifestazione di ottobre, ed allo stesso tempo denunceremo alla commissione europea la Spagna per violazione della convenzione sui diritti degli animali”