Confartigianato contro l’abbattimento dei pini in largo Turriziani: “Riapriamo le botteghe”

13 Ottobre 2010 0 Di redazione

“Secondo quanto si apprende dalla stampa, il progetto fermo da due anni di rinnovamento dei Piloni, a Frosinone, presso il centro storico, dovrebbe portare alla realizzazione di 22 negozi che verranno distribuiti su due livelli, più un altro spazio di 500 metri quadrati che verrà destinato ad un supermercato da realizzarsi sotto largo Turriziani”. Lo so legge in una nota stampa di Confartigianato. “In sintesi i privati che realizzeranno l’opera avranno la possibilità di affittarsi i 23 locali costituiti all’interno dei Piloni per una durata di 30 anni.
Un’associazione di categoria della piccola impresa dovrebbe sorridere alla notizia.
Confartigianato Frosinone, invece, esprime il proprio dissenso.
“Invece di opere faraoniche che andrebbero stravolgere l’intero attuale assetto urbanistico della città – ha detto il presidente Augusto Cestra – perché l’amministrazione non pensa semplicemente a rendere appetibile gli investimenti attraverso forme di incentivazione per far riaprire nei locali già esistenti e chiusi da tempo, e stimolandone l’apertura di nuovi? E ce ne sono molti! Perché opere faraoniche quanto basterebbe bonificare i piloni al fine di renderli vivibili realizzandovi gallerie per mostre o vere botteghe dell’artigianato?” A maggior ragione in vista del fatto che in nome di questo progetto, i pini marittimi, la magnolia e il celtis di largo Turriziani rischiano di sparire.
“Verrà stravolto uno dei pochi scorci rimasti integri in una città intera, cartolina storica, come del resto le arcate dei piloni – conferma Marcello Bellano, coordinatore di Confartigianato Persone -. Proponiamo piuttosto che quei trentamila euro (tanto sembra sia stato stimato il valore degli alberi ad alto fusto) vengano investiti nell’attività di cura per gli alberi stessi e per il recupero delle botteghe artigiane, così come tra l’altro prevedeva il progetto che Confartigianato ha consegnato all’amministrazione comunale ormai un anno e mezzo fa e che è scomparso nel nulla”.