Rifiuti / Sette arresti per la gestione dei rifiuti a Minturno

25 Ottobre 2010 0 Di redazione

Questa mattina i Baschi Verdi del Gruppo della Guardia di Finanza di Formia hanno dato esecuzione a sette ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti coinvolti nell’inchiesta sull’appalto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani del comune di Minturno.
L’attività era iniziata nell’agosto del 2008 con l’individuazione ed il sequestro di due aree, ubicate nel comune di Minturno, illecitamente adibite a stoccaggio e smaltimento di rifiuti industriali, pari a mq. 30.000, nonché di un quantitativo di scarti pari a circa kg 84.000.
Le ordinanze di custodia cautelare, richieste dal Pubblico Ministero della Procura di Latina che dirige le indagini, il dott. Giuseppe Miliano, sono state disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Latina, dott. Costantino de Robbio e fanno seguito a quelle già applicate nel dicembre dello scorso anno nei confronti di un imprenditore di Cassino e di un pubblico funzionario del Comune di Minturno.
Ai soggetti coinvolti (due imprenditori di Cassino, due di Minturno e tre pubblici funzionari del Comune) vengono contestati i reati di concorso in frode nell’esecuzione di pubblici appalti e pubbliche forniture nonché di truffa ai danni di Enti Pubblici .
Il Giudice per le Indagini Preliminari ha inoltre disposto il sequestro per equivalente di 3 società aventi sede in Roma ed operanti su tutto il territorio nazionale, nonché di beni mobili, immobili e conti correnti per un valore di circa 15 milioni di euro.
Gli accertamenti hanno permesso di acclarare che le società coinvolte eseguivano le prestazioni in difformità da quanto sottoscritto nell’appalto.
Più in particolare, sono stati riscontrati la mancata corresponsione dei contributi previdenziali ai dipendenti, la mancata o difforme esecuzione del servizio, la mancata esecuzione della raccolta differenziata, l’impiego di mezzi ed attrezzature obsoleti e non funzionanti, il trasferimento di mezzi e mano d’opera da un appalto all’altro, l’esercizio del servizio con automezzi privi della prevista copertura assicurativa, il tutto pur ricevendo, con la compiacenza di funzionari e pubblici amministratori, regolari liquidazioni e spettanze.