Acqua pubblica, raccolta di firme per farla tornare di gestione Comunale

25 Novembre 2010 1 Di redazione

Inizia domenica mattina lungo corso Trieste a Sant’Angelo in Theodice la raccolta delle firme dei cittadini a favore della gestione pubblica e diretta del Comune del servizio idrico in tutto il tutto il territorio comunale.
Gianni Valente, Giuseppe Sebastianelli, Franco Evangelista, Emilio Iannetta, Orazio Picano, Fabio Fiorillo, Aldo Diodati e Pino La Norcia, primi firmatari nel febbraio 2010 della richiesta del consiglio comunale per la revisione della norma statutaria e la dichiarazione dell’acqua come servizio pubblico locale senza scopo di lucro, nelle prossime settimane porteranno la stessa iniziativa anche nelle località di Caira, S. Michele, Sant’Antonino, Collecedro, Panaccione e Antridonati, tutte gestite dall’Acea Ato 5.
In particolare, la petizione sarà condotta dalle associazioni politiche cittadine “Cassino la mia città”, “Libertà e benessere”, “Popolo di Cassino” e “Terra nostra”, che si presentano riunite sotto lo slogan “Diventa partecipe della tua città”.
La città di Cassino, spiegano infatti gli ex amministratori, da sempre contrari alla privatizzazione e all’ambivalenza della situazione, è sempre stata ambigua sull’argomento tra il centro città e le periferie, servite prima dal Consorzio degli Aurunci e, dal 1996 dall’Ato 5, in seguito alla delibera del consiglio comunale n. 89/14 del 28 guidato dal sindaco Petrarcone. Una scelta, quest’ultima, fatta con il voto contrario dell’allora consigliere di opposizione Sebastianelli. Successivamente, durante l’Amministrazione Di Zazzo, quando assessore all’Ambiente era Gianni Valente, si manifestarono le prime prese di posizione contro la gestione dell’Ato da parte dello stesso assessore e della maggioranza che, nel maggio del 2002, durante l’Amministrazione Scittarelli, diede incarico ad un pool di avvocati di impugnare l’adesione alla società. Negli ultimi anni sono stati convocati, ancora per volontà di Gianni Valente, diversi consigli comunali sull’argomento fino ad arrivare ad una richiesta, firmata da 18 consiglieri di maggioranza e opposizione, di una nuova assise straordinaria per la revisione delle norme statutarie. Il consiglio comunale si tenne il 16 febbraio 2009: dopo lo scontro al vetriolo che si consumò tra il sindaco e lo stesso Valente, capofila dei firmatari dell’odg a garanzia dell’acqua pubblica, il primo cittadino e il presidente del consiglio comunale si appellarono ad un cavillo burocratico per non approvare il punto.
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La raccolta di firme si sposterà domenica 5 dicembre in località Antridonati; la settimana successiva, domenica 12 dicembre, Sebastianelli e i suoi sodali saranno a Sant’Antonino; il 19, infine, la petizione si svolgerà nella frazione di Caira.