In Italia due milioni di cani sono alla catena o vivono in spazi angusti

25 Novembre 2010 0 Di redazione

Roma (25 novembre 2010) In Italia sono almeno 2 milioni i cani che vivono quotidianamente legati alla catena lunga meno di 2 metri e circa 700.000 quelli che vivono in spazi angusti (piccoli recinti e balconi) o che vivono con una catena al collo della lunghezza inferiore a un metro subendo di fatto uno stato di stress e maltrattamento in particolare circa 50.000 cani vivono in situazioni di assoluto abbandono in spazi angusti, in mezzo ai propri escrementi e molto spesso lasciati senza cibo ed acqua.
In particolare i cani tenuti a catena corta sono diffusi nelle zone rurali del centro-sud Italia ma anche nel nord della Lombardia, in Emilia, Piemonte e Veneto.
Ad essi si aggiungono le decine di migliaia di cani quasi tutti di grosse dimensioni che sono costretti a vivere in piccoli spazi recintati sia in campagna (fenomeno diffuso in campagna) e oltre 40.000 cani prevalentemente di piccola e media taglia (ma non mancano le segnalazioni dei cani di grossa taglia) costretti a vivere di fatto sul balcone degli appartamenti fenomeno questo molto diffuso in città e nelle zone urbanizzate.
“E’ ora di iniziare una campagna di sensibilizzazione diffusa per abolire o almeno ridurre al minimo l’uso delle catene per legare i cani in quanto si tratta di un atto inumano e poco civile- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA- senza contare che a detta degli esperti i cani tenuti perennemente alla catena diventano più cattivi ed insofferenti. Questa è una battaglia di civiltà che si affianca a quelle per la sterilizzazione obbligatoria per i cani randagi e per la quale abbiamo intenzione di istituire dal 2011 una giornata nazionale per rendere fuori legge le catene usate per legare i cani. Vale poi la pena ricordare- conclude Croce- che i cani alla catena o lasciati soli sul balcone giustamente abbaiano e ogni anno ai nostri sportelli giungono almeno 7.500 richieste di intervento e di consulenze legali a seguito dei problemi condominiali dovuti alla maltenuta degli animali”.