239 cani abbandonati nel giorno dell’immacolata

12 Dicembre 2010 0 Di redazione

Roma (12 dicembre 2010) – Un piccolo record negativo quello del giorno dell’immacolata che ha fatto registrare un picco record di abbandoni di cani e di avvistamenti di cani vaganti su strade ed autostrade italiane. Nel solo giorno dell’8 dicembre sono stati 239 le segnalazioni raccolte dal telefono amico AIDAA e dal servizio io lo segnalo, 104 in più rispetto a quelle dello stesso giorno dell’anno scorso quando complessivamente le segnalazioni furono 135. Come al solito la maggior parte delle segnalazioni (circa 160) sono arrivate dalle regioni del centrosud ed in particolare da Lazio. Campania e Puglia. Poche le segnalazioni dal centro Italia e solamente 16 quelle provenienti dalle regioni del Nord, sei delle quali da Milano e riguardanti tutto lo stesso cane che vagava alla periferia sud della città. Le cose sono andare complessivamente molto meglio se invece prendiamo in considerazione tutto il ponte (da domenica 5 a mercoledì 8 dicembre compreso). Qui il numero complessivo delle segnalazioni nei 4 giorni si è attestato a 392 rispetto alle 338 dello scorso anno. Gli avvistamenti hanno riguardato principalmente cani di piccola e media taglia, da quanto ci risulta gli interventi di cattura andati a buon fine sono stati 108 meno della metà dei cani segnalati. In molti casi non si è potuti intervenire in quanto gli animali erano in zone limitrofe alle strade ed autostrade e quindi presumibilmente si trattava in questi casi di cani gia vaganti. Dei 108 catturati nel giorno dell’Immacolata 67 sono stati portati nei canili sanitari mentre gli altri sono stati identificati e restituiti ai legittimi proprietari o rimessi sul territorio in quanto cani di quartiere. “Il fenomeno del randagismo è un fenomeno che purtroppo ha una sua diffusione anche nei mesi invernali- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- nulla di drammatico, ma comunque l’aumento dei cani avvistati e entrati in canile anche nei mesi autunnali ci lascia immaginare che la situazione è ancora lontana dall’essere sulla via della risoluzione del problema che specialmente al sud necessita di un vero e proprio piano operativo che preveda non solo la cattura la soprattutto la sterilizzazione dei cani randagi”.