Dedicazione del nuovo altare nella chiesa di S. Giovanni Battista a Cassino

20 Dicembre 2010 0 Di redazione

Nella chiesa di S. Giovanni Battista a Cassino si è svolta domenica 19 la cerimonia di consacrazione del nuovo altare. Mons. Antonio Colella, parroco da pochi mesi, prima di intraprendere i lavori ha scritto una lettera ai fedeli, ricordando che “la chiesa è patrimonio di tutti perché è la dimora di Dio tra le nostre case, dove Egli continua a colmarci di favori e a costruirci nella fraternità e nell’amore reciproco ed è il tempio dove i momenti fondamentali della nostra esistenza (battesimo, cresima, matrimonio, esequie…) vengono scanditi e condivisi con la Comunità” e avvertendo che perciò “dobbiamo averne cura e tramandarla ancora più splendida e accogliente alle generazioni future”. “È un’iniziativa – continua – che deve vederci tutti protagonisti con un gesto di corresponsabilità e generosità. Ognuno contribuisca secondo le proprie possibilità. La condizione unica e fondamentale è che si doni con gioia. Diceva S. Agostino: Se offri a un bisognoso un tozzo di pane a malincuore, hai perso il tozzo di pane e anche il merito”.
Confortato dal consenso di molti e dal parere del Consiglio Economico parrocchiale, ha dato inizio ai lavori intesi a ristrutturare tutto il presbiterio, spostare la consolle dell’organo e dare alla Corale uno spazio più adeguato, rendere più degna e decorosa la chiesa di una parrocchia vasta e popolosa. Il progetto, firmato dall’architetto Giuseppe Pelagalli, ha previsto la creazione di un’abside semicircolare, di un nuovo altare, di un nuovo ambone, di impianto ottagonale come la chiesa, e di una nuova sede per il celebrante. Il nuovo assetto di tutta l’area presbiteriale va a valorizzare il grande mosaico parietale preesistente, verso il quale va a convergere naturalmente lo sguardo da qualunque punto della chiesa. Le opere murarie sono state completate a tempo di record, e l’Abate Dom Pietro Vittorelli, presiedendo una solenne celebrazione ha consacrato, secondo il rito canonico previsto, il nuovo altare su cui subito dopo si è svolta la prima consacrazione, e il nuovo ambone, “altare della Parola”, da cui viene proclamata appunto la Parola di Dio. L’altare, ha spiegato nell’omelia, deve essere di pietra, inamovibile perché simbolicamente rappresenta Cristo stesso attorno a cui i fedeli si radunano per la preghiera comunitaria e l’Eucaristia.
I lavori verranno completati dopo le festività natalizie con una preziosa decorazione di mosaici ad opera del grande artista-teologo Marco Ivan Rupnik, cosa che contribuirà a dare gran pregio alla chiesa. Intanto i fedeli di S. Giovanni, che già hanno ammirato il nuovo portone, a Natale godranno di una chiesa rinnovata, più bella, più luminosa e più funzionale.