Kosovo: De Angelis (Pd), elezioni importante passo in avanti verso lo sviluppo democratico del paese

15 Dicembre 2010 0 Di redazione

Si è conclusa lunedì scorso la missione del deputato europeo Francesco De Angelis in Kosovo per monitorare il corretto svolgimento delle elezioni generali.

“Con queste elezioni il Kosovo si giocava la sua credibilità internazionale e i rischi di un flop erano concreti – ha commentato l’eurodeputato – ma abbiamo potuto constatare il generale corretto svolgimento delle procedure di voto, fatta eccezione per due seggi in cui si sono registrate percentuali di affluenza di molto al di sopra della media. Per questi limitati ma preoccupanti casi specifici abbiamo chiesto alle autorità kosovare di fare piena e immediata luce”.

De Angelis ha preso parte alla missione parlamentare in Kosovo assieme ad altri 6 deputati europei. Unico deputato europeo dell’Italia presente alle elezioni, l’eurodeputato ha incontrato i leader di tutte le liste elettorali, i rappresentanti permanenti dell’Ue a Pristina, i coordinatori dell’Ufficio Elettorale Centrale e le ONG. La missione si è conclusa con una conferenza stampa nel corso della quale la delegazione parlamentare ha espresso una valutazione generalmente positiva dell’andamento delle procedure di voto.

“Le elezioni del 12 dicembre – continua De Angelis – sono un passo importante nello sviluppo democratico del Paese. Per quanto riguarda i seggi del sud-est che ho avuto modo di monitorare di persona – prosegue l’esponente del Pd in Europa – le operazioni si sono svolte correttamente, con una buona affluenza e una incoraggiante e positiva partecipazione anche della minoranza serba che, a differenza di quanto accaduto nelle province del nord, ha partecipato attivamente al voto. L’Europa può e deve continuare a incoraggiare i progressi istituzionali e socio-economici del Kosovo, favorire la ripresa di un dialogo tra Pristina e Belgrado, riconoscere la piena indipendenza del neonato Stato balcanico nel contesto di un quadro di rapporti rinnovati e costruttivi tra i Paesi della regione balcanica”.