Libro di poesie presentato ai detenuti del carcere di Cassino

6 Dicembre 2010 0 Di redazione

Questa mattina, per iniziativa congiunta delle Caritas diocesane di Montecassino e di Sora-Aquino-Pontecorvo, presso la Casa Circondariale “S. Domenico” di Cassino, si è svolta la presentazione dell’ultimo libro di poesie di Gabriele Pescosolido, dal titolo “Scritture – Poesia in forma di versi”. Il primo “pubblico”, dunque, a cui è stata presentata la raccolta di versi è stato quello degli ospiti del carcere, a cui l’autore affida la propria ricerca interiore, che sperimenta la solitudine e l’inquietudine di ogni uomo, esplora la vita per trovarne il senso e la verità, tenta di aprire orizzonti più ampi.
In apertura la Direttrice dott.ssa Irma Civitareale ha illustrato il ricco calendario di eventi previsti nel periodo natalizio, concerti, una partita di calcio, fino alla chiusura con l’ormai collaudata e gradita formula della “Befana con papà” organizzata dalla Caritas e presa a modello da altri istituti. Poi, salutati gli ospiti intervenuti, ha ringraziato l’autore per aver scelto i detenuti per presentare il suo “parlare con se stesso”, scelta di grande considerazione e importanza.
La Direttrice della Caritas diocesana di Montecassino, M. Rosaria Lauro, ha voluto ringraziare tutti coloro che rendono possibile ed efficace l’azione della Caritas a favore dei fratelli ospiti del carcere, ed ha sottolineato che l’iniziativa odierna permette, attraverso la poesia, un vero messaggio di speranza. Anche il Direttore della Caritas diocesana di Sora-Aquino-Pontecorvo, Don Toma Akuino Teofilo, ha rivolto il suo saluto “con tanta tenerezza nel cuore” particolarmente agli ospiti della Casa Circondariale, ricordando loro che “questo tempo di triste passione e di crisi può diventare occasione di qualcosa di nuovo e di bello” e che la poesia può dare “una speranza nuova per tutti”. Giorgio Mennoia, il regista che tra i detenuti guida il laboratorio “Percorso teatrale” di recitazione e scrittura creativa, ha preparato i suoi allievi a leggere le poesie di Gabriele Pescosolido: sembra – ha affermato – che i suoi versi abbiano detto qualcosa di molto vicino a loro, tanto che tutti volevano recitare; ha anche anticipato che verrà fatto uno spettacolo con quanto elaborato dai detenuti che hanno seguito il corso, con il supporto per la parte musicale della cantante Elisa Cardinali. Così ha passato la parola ad alcuni ragazzi, sei, che, accompagnati da un altro di loro che suonava un dolce sottofondo musicale, hanno dato lettura di quattro componimenti: Estranee le parole, Del silenzio ogni lamento, I passi segnano e seguono, Transitano (quest’ultima letta a tre voci). Grande l’emozione in tutti, negli “attori”, nei loro compagni, in tutti i presenti; forti gli applausi. Dopo questo “assaggio” di versi, il prof. Luigi Gulia, Presidente del Centro Studi Sorani “V. Patriarca”, ha ringraziato i lettori, l’accompagnatore musicale e l’Autore, che “ha fatto bene a scegliere questo luogo – ha detto – perché ha fatto professione di poesia e di umanità”. Poi ha proposto un commento più approfondito delle poesie e in particolare di una, In fine, “un tracciato, un itinerario della parola che ad ogni rigo si carica di emozioni, di suoni che recano un fremito, un sussulto”.
Sollecitato a prendere la parola, Gabriele Pescosolido ha pronunciato pochissime incisive parole: “Posso dirvi soltanto che porterò e porteremo, io e gli amici presenti, i vostri volti e le vostre voci fuori di qui e ci accompagneranno”, seguito da forti applausi.
A tirare le conclusioni dell’incontro non è stato l’Abate Dom Pietro Vittorelli, impossibilitato a giungere in tempo, ma Mons. Antonio Lecce, già Direttore della Caritas di Sora-Aquino-Pontecorvo ed ora Vicario Generale, che ha portato il saluto del suo Vescovo Mons. Iannone e ha ricordato quando, giovane seminarista a Napoli, andava in visita ai ragazzi di Nisida, dove trovava ragazzi bisognosi soprattutto di amore; la poesia, ha affermato, fa crescere in umanità.
In chiusura la Direttrice ha ringraziato tutti e invitato allo spettacolo che si farà prossimamente come frutto del laboratorio teatrale, invitando Gabriele Pescosolido a leggere una delle poesie dei ragazzi, “per ricambiare le emozioni che ci ha fatto vivere oggi”.