Mercato del falso, la finanza sequestra oltre 200 capi di abbigliamento

14 Dicembre 2010 0 Di redazione

Ennesima operazione in materia di contrasto all’illecita commercializzazione di capi di abbigliamento recanti marchi contraffatti portata a termine dai finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia della Guardia di Finanza di Frosinone.

Il nuovo colpo contro le imprese della “filiera del falso” ed i grandi traffici internazionali di merci contraffatte è scaturito nell’ambito del programma “”Natale Sicuro”” messo a punto dal Comando Provinciale Guardia di Finanza di Frosinone.

L’operazione finalizzata a garantire una maggiore tutela dei cittadini soprattutto in vista delle festività natalizie, ha consentito, tra l’altro, di assestare l’ennesimo colpo ai “commercianti del falso” operanti nel capoluogo, sequestrando oltre 200 capi di abbigliamento relativi alle più note griffe abilmente contraffatte.

Il sequestro è stato operato nei confronti di un fornitore proveniente dall’hinterland Napoletano che riforniva il mercato ciociaro di capi di abbigliamento delle più note marche di moda abilmente contraffatte. Durante l’operazione è stata sequestrata anche un autovettura utilizzata per il trasporto dei capi di abbigliamento nonché per effettuare le consegne ai vari clienti/negozi del frusinate.

La capillare ed assidua attività di controllo sul territorio da parte della Guardia di Finanza continua, non solo al fine di tutelare la proprietà di “marchi industriali”, la fallace indicazione del “made in Italy” e “l’uso di marchi di aziende italiane su prodotti o merci non originari dell’Italia”, ma anche a tutela della salute dei cittadini visto che la qualità delle merci “taroccate” sottoposte a sequestro, risulta, sebbene abilmente contraffatte, confezionata con materie prime non sottoposte ai “specifici controlli di qualità” previsti dalla normativa italiana.

L’azione preventiva e repressiva è stata particolarmente intensificata nel periodo natalizio soprattutto a tutela:

– degli acquirenti non sempre consapevoli di acquistare oggetti “falsificati”, in quanto abilmente contraffatti;
– del Bilancio nazionale e dell’Unione Europea.

Inoltre, non va sottaciuto il fatto che la cosiddetta filiera del falso va, nella maggior parte dei casi, a finanziare la criminalità organizzata che trova nello specifico settore uno eccezionale strumento di finanziamento ed arricchimento.

Infatti, è bene sottolineare e portare a conoscenza dei cittadini – a volte ignari di aver acquistato un capo o un oggetto contraffatto -, che il danno provocato dallo specifico illegale settore, ammonta ogni anno a svariati miliardi di euro di evasione fiscale, senza trascurare la grave “offesa” al funzionamento del libero mercato dei beni, dei servizi e della concorrenza.