Fiat Mirafiori, la Cgil Ciociara soddisfatta del 46% e prepara lo sciopero per salvare lo stabilimento di Cassino

15 Gennaio 2011 0 Di redazione

“Il risultato del referendum di Mirafiori è andato oltre ogni più rosea previsione, – dichiara il segretario provinciale della Cgil Benedetto Truppa – il 46% dei no all’accordo ha lasciato di stucco tutti ed il testa a testa dello spoglio delle schede ha visto il prevalere dei si esclusivamente quando si è scrutinato il seggio dei capi e degli impiegati, coloro che avevano fatto l’assemblea con i lavoratori per convincerli a votare si, dove su 449 colletti bianchi ben 421 hanno votato a favore permettendo a Marchionne di vincere il referendum.
Ma importante è il risultato dei no nel cuore della fabbrica, quella più toccata dalla nuova organizzazione del lavoro, il montaggio e la lastratura, dove i no prevalgono di gran lunga.
La CGIL non può che apprezzare il coraggio e l’onesta dei 2325 lavoratori che hanno votato no tentando fino all’ultimo di respingere l’accordo della vergogna, come bisogna comprendere la maggior parte dei 2735 si costretti dal ricatto di Marchionne a scegliere tra il lavoro ed i diritti, come dichiarato degli stessi hanno preferito accettare il lavoro con le condizioni imposto dall’Azienda torinese.
Come fanno – continua il sindacalista – le altre OOSS sindacali ad esultare sull’esito del referendum, loro che prevedevano una vittoria con percentuali quasi bulgare, e che non hanno avuto neanche il coraggio di svolgere le assemblee in fabbrica per spiegare ai lavoratori le ragioni del si lasciando questo compito ai capi delegati da Marchionne.
Come fanno ad accettare che le regole dell’accordo determinano di fatto che la FIOM CGIL che ha avuto nel referendum il 46% dei consensi rimanga fuori dallo stabilimento e che con l’accordo si cancella il contratto collettivo nazionale di lavoro, aprendo un autostrada alle altre aziende a ridurre le retribuzioni ed i diritti dei lavoratori.
Noi siamo nelle fabbriche e ci rimarremmo, la nostra è l’organizzazione che ha 5.500.000 iscritti e non sarà Marchionni e questo Governo a cacciarci dai posti di lavoro.
E’ nell’ impegno a continuare a sostenere il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro senza deroghe, la democrazia e la libertà di rappresentanza sindacale, a combattere la precarietà e il dominio del mercato che divora la vita delle persone e compromette la coesione sociale del paese che la FIOM CGIL ha indetto per il 28 gennaio – Annuncia Truppa – lo sciopero generale dei metalmeccanici con la manifestazione Regionale che si terrà a Cassino. Chiediamo a tutte le persone , le associazioni, i movimenti che condividono queste ragioni di sostenere la posizione della CGIL e partecipare in massa alla nostra iniziativa”.