Inaugurata a Sora la sezione Psi in via Friuli

23 Gennaio 2011 0 Di redazione

150 anni fa, L’Italia Unita, e 108 anni fa la nascita dell’ Federazione dei Giovani Socialisti. Certo molto e cambiato da allora, il primo di molti movimenti che hanno avuto un loro peso nella storia del ‘900, un secolo che ha “inventato” la condizione giovanile, in 108, siamo stati protagonisti di molte battaglie, che ci hanno visto sempre impegnati in prima fila, senza paura e con la testa alta, dove se il socialismo era il futuro, i giovani “dovevano” essere più “avanti”. Nel corso delle generazioni , il socialismo ha assunto varie forme, varie vesti e varie scuole, la verità è che le scuole ideologiche hanno sempre alla fine mostrato la corda, anche quando contenevano elementi di validità. Così come deperiscono le tecnologie deperiscono anche le ideologie
tuttavia ci sono dei valori che non deperiscono e che non possono essere superati. Essi costituiscono l’asse portante, la fondamentale ispirazione del movimento giovanile socialista sin dalle sue origini, e sono i valori di libertà e giustizia sociale di libertà e solidarietà. Oggi nello stato in cui versa la sinistra italiana, penso sia un ottimo risultato celebrare un congresso di una federazione giovanile, in un momento dove la politica chiude spesso le porte ai giovani e dove talvolta i giovani chiudono la porta alla politica e al loro futuro.
Nenni diceva che “ogni generazione porta il suo speciale contributo alla storia del proprio Paese”, Il nostro contributo, cari compagni, deve essere proprio questo, in primo luogo, ricreare quella fiducia fra i giovani nella politica, e soprattutto ripristinare un sano e coretto uso della politica, partendo proprio da quella che è la nostra terra, la nostra provincia, che non è molto distante da questi malcostumi. In secondo luogo, il nostro fondamentale contributo, deve spingersi su quelle tematiche a noi care, che hanno avuto sempre grande rilievo, nella nostra politica, l’ambiente, le politiche giovanili, le politiche del lavoro, l’istruzione, l’università.
Credo cari compagni, che possiamo innescare da ora in poi, una serie di iniziative mirate sul territorio che facciano, tornare la politica fra i giovani, fra la gente, e tornare ad essere portatori onestà. Come spesso amava affermare Sandro Pertini: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo(…)se non volete, che la vostra vita scorra monotona, grigia e vuota, fate che essa sia illuminata dalla luce di una grande e nobile idea”.
Ci accingiamo, oggi, a celebrare il nostro 2° Congresso provinciale proprio a Sora, nel giorno in cui si festeggia, anche, l’apertura della nuova sezione socialista del Partito. Due eventi intimamente collegati da un filo solido, rappresentato dalla condivisione di un comune progetto di Italia e da una visione politica strategica per il futuro. È stata una scelta coraggiosa e particolarmente significativa svolgere questo congresso nel mezzo di una terribile crisi influenzale che ha colpito la politica italiana, un’influenza che ormai a macchia d’olio, dal nord al sud passando per il centro, sta colpendo tutti i colori politici della nostra penisola. – si associano ad una crisi occupazionale lungi dall’esser superata, con stime al ribasso sul piano della produttività globale del Paese per i prossimi mesi. In questa cornice, fatta di sterile rissosità politica, di attacchi a tutte le istituzioni di garanzia, di totale assenza di una politica economica del governo, la nostra provincia spicca in senso negativo per mancanza di una prospettiva di sviluppo che possa portarci fuori dalle secche dell’immobilismo attuale. Le statistiche nazionali e locali dimostrano come la principale vittima di tutta questa situazione siano proprio le giovani generazioni, ossia coloro – come noi – nati all’alba della fine della prima fase della vicenda repubblicana, e privati di qualunque idealità, di qualunque stimolo alla crescita, insomma, del futuro.
In questi ultimi anni noi giovani socialisti abbiamo messo in campo molte proposte e politiche tra cui, sinteticamente, ricordiamo:
La lotta alla violenza sulle donne, per l’istituzione di centri antiviolenza, realizzati dal Comune di Frosinone,
La salvaguardia dell’ambiente, per un pieno risanamento ambientale della Valle del Sacco
Una giusta viabilità cittadina, con l’istituzione di Ztl e un trasporto urbano sostenibile
Il rilancio economico del territorio attraverso lo sviluppo turistico e culturale
Questi pochi esempi sono una chiara dimostrazione dei valori alla base del nostro impegno: la sostenibilità ambientale, la valorizzazione della cultura, la difesa dei diritti civili, il diritto al lavoro e la partecipazione giovanile alla vita pubblica. Proprio su quest’ultimo punto che vogliamo intraprendere un’altra battaglia politica. Il riferimento è ai “Piani Locali Giovani”, approvati dalla Regione Lazio come “strumento di programmazione compartecipata di politiche in favore dei giovani” che avrebbero dovuto favorire l’aggregazione e l’associazionismo fra i giovani attraverso l’istituzione di consulte e forum giovanili locali. Pochi mesi dopo l’approvazione regionale, la Consulta giovanile della Provincia di Frosinone, grazie anche al sostegno dell’amministrazione Scalia, era venuta a formarsi, con il contributo della FGS e di decine di altre associazioni. La Regione Lazio, presieduta da Piero Marrazzo, aveva stanziato circa 1 milione e 200mila euro per le attività della sola consulta di Frosinone (in totale le risorse per l’intera Regione sono state di quasi 10 milioni) Con l’arrivo in Provincia (Iannarilli) e in Regione (Polverini) del centro-destra, i Piani Locali Giovani, almeno per la Provincia di Frosinone, si sono arenati, la consulta è praticamente scomparsa e i suoi fondi, messi a disposizione dalla Regione a guida centro-sinistra, non sono stati utilizzati.
Foto Alberto Ceccon
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