Un folto gruppo di dirigenti dell’Italia dei valori esce dal partito

31 Gennaio 2011 0 Di redazione

Da Colantonio, Incitti, Damizia, Pantellini, Zonfrilli, Manovale ex dirigenti dell’Idv di Frosinone riceviamo e pubblichiamo:

Un folto gruppo di dirigenti dell’Italia dei valori esce dal partito. Il vice coordinatore provinciale Vincenzo Colantonio, con tre membri del coordinamento provinciale, Nicola Incitti, Tommaso Damizia e Massimo Pantellini, oltre a vari iscritti e dirigenti locali, tra gli altri Ludovico Zonfrilli, responsabile cittadino di Pontecorvo e Saturnino Manovale di Fiuggi.

In prospettiva c’è la volontà di avviare un progetto civico a livello provinciale. Un’associazione che sia un punto di riferimento, soprattutto a sinistra, affinché non si disperda un patrimonio di idee e di impegno.

Nicola Incitti: “Idv è un partito verticistico, un partito che non recepisce le istanze della base, dei propri elettori, dei tesserati e delle persone che vivono e fanno azioni civiche sul territorio.

E’ un partito dove spesso si lotta per la conquista di improbabili spazi politici lasciati da altri, per avere visibilità; senza idee e senza programma. A Frosinone abbiamo un coordinamento che non coordina e un direttivo che non dirige non ha ragione di essere e riduce tutti a meri esecutori di ordini provenienti da Roma. I componenti del coordinamento provinciale sono solo un gruppo di sbandieratori, a chiamata, alle manifestazione del partito. Altra funzione non hanno. Io, da UOMO LIBERO, ho cercato di portare avanti le mie idee, di fare qualcosa ma ho capito che questo non si può all’interno dell’IDV. Restare all’interno dell’IDV avrebbe voluto dire calpestare la mia dignità e la mia libertà”.

Vincenzo Colantonio: ”Il mio partito è quello che costruisce la proposta politica sulle vertenze del territorio e che, mano a mano, le fa salire di livello affinché siano un contributo alla formazione di programmi e di azione politica complessiva. In definitiva il mio partito è quello che si costruisce ogni giorno dalla base e dove gli eletti e i dirigenti sono la punta, l’acme della rappresentatività: le donne e gli uomini migliori per ottenere il miglior risultato possibile, politico e non solo elettorale.

Ma essi devono rappresentare il partito, non sono il partito. Il partito sono gli iscritti, gli elettori, le sezioni, le assemblee, le iniziative. Purtroppo in Idv questa parte del partito non ha nessuna voce.”

Tommaso Damizia: “E’ un partito dove le istanza tese alla creazione di spazi di dialettica democratica in seno al partito, come l’apertura di un Circolo Tematico, vengono continuamente rigettate. Dove lo statuto nazionale viene interpretato sommariamente ed utilizzato esclusivamente per le esigenze propagandistiche dei quadri politici superiori. Dove persiste uno stato di inerzia politica e di confusione operativa che, a vari livelli, attanagliano ormai da lungo tempo i vertici politici, impegnati esclusivamente nell’attività propaganadistica.