Acquistano stabilimento industriale con false fatture, scoperte e denunciate dai finanzieri 5 persone

17 Febbraio 2011 0 Di redazione

Nell’ambito delle ispezioni condotte dalla Guardia di Finanza di Cassino disposte dal Comando Provinciale di Frosinone, volte a tutelare l’economia locale da fenomeni di evasione fiscale e di frodi finanziarie, particolare attenzione viene posta alle imprese provenienti dalle aree geografiche dell’Italia Meridionale ad alta densità criminale.

Stavolta, invece, la truffa tributaria è stata posta in essere da una società con sede nella raffinatissima Milano, nel quartiere adiacente la prestigiosa Fiera Campionaria.

La presenza nel Pontecorvese di una società originaria della capitale finanziaria d’Italia, ha insospettito le Fiamme Gialle, che si sono chieste quali interessi economici avesse la stessa in Provincia di Frosinone.

Dai primi riscontri è emerso che l’impresa operava in campo immobiliare, ed era arrivata a Pontecorvo per rilevare un immobile adibito a stabilimento industriale.

Dall’esame della transazione, tuttavia, si è accertato che la società lombarda, in stretta cooperazione con altre imprese consorelle, aveva architettato una articolata frode finalizzata ad appropriarsi dell’immobile a scapito di una società già operante nel settore dei trasporti, in via di fallimento.

Appropriandosi dello stabilimento industriale, la società ha sottratto lo stesso immobile al patrimonio che sarebbe stato devoluto ai creditori del fallimento.

Inoltre, per appropriarsi dell’immobile, la società lombarda ha allestito una finta transazione di compravendita, simulando che la stessa sia avvenuta attraverso l’emissione di fatture che non sono state mai pagate, perché fittizie ed emesse da società compiacenti facenti capo tutte alle stesse persone.

L’importo delle fatture false, pari a circa quattro milioni di euro, è stato recuperato a tassazione dagli ispettori della Guardia di Finanza: tre milioni e trecentomila euro circa quale base imponibile ai fini delle imposte dirette, e seicentocinquantamila euro circa quale imposta sul valore aggiunto non versata.

Le cinque persone responsabili della società di capitali, quattro originarie dell’Italia Settentrionale ed una del Pontecorvese, sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria per i reati di frode fiscale e bancarotta fraudolenta.

L’attività di polizia tributaria e giudiziaria è maturata grazie allo stretto monitoraggio effettuato dalle Fiamme Gialle sull’economia locale, finalizzata a vigilare sugli operatori commerciali anomali e sulle infiltrazioni criminali di ogni tipo.