Acquisto di Sim telefoniche, Altroconsumo denucia irregolarità in nove città

2 Febbraio 2011 0 Di redazione

Chi acquista una Sim telefonica stipula un contratto con un operatore. Un acquisto che avviene di frequente; in Italia ci sono più carte Sim che abitanti: oltre 150 ogni 100 abitanti, più degli inglesi (130 per 100 ab.) e degli USA (un cellulare a testa).
Ma negozi specializzati ed esclusivi e rivenditori Sim di operatori virtuali non consegnano al consumatore le condizioni di vendita nell’86% dei casi, né la documentazione controfirmata (51%), né le informazioni corrette sui piani tariffari e opzioni sul credito disponibile (22% dei casi), né l’informativa sulla privacy (62%).
Questo il quadro che emerge dall’inchiesta di Altroconsumo in 9 città italiane sulla trasparenza e correttezza nell’offerta, vendita e attivazione di carte Sim. Visitati i negozi esclusivi degli operatori standard (come centri Tim , Vodafone One) acquistando carte telefoniche Tim, Vodafone, Wind e Tre. Coinvolti anche sette operatori virtuali (non proprietari di rete): Noverca, Coop Voce, A-Mobile, Uno mobile, Poste mobile, Mtv mobile ed Erg mobile, e i relativi punti vendita.
I risultati dell’indagine sono stati inviati al Garante della concorrenza e del mercato: è inammissibile che i negozianti adottino pratiche di scarsa trasparenza, non conoscenza delle condizioni di vendita, assenza di contratto sottoscritto, dunque garanzia, silenzio sui costi restituzione del credito residuo, abitudine a vendere Sim senza confezione originale, in una semplice bustina di plastica.
La segnalazione all’Antitrust è dovuta: chi compra una Sim sta di fatto sottoscrivendo un contratto con un operatore telefonico. Ma non ne conosce il contenuto perché il negoziante stesso ignora le condizioni di vendita, oppure non le comunica agli utenti.