Alla scoperta dei modelli e delle modelle Ciociari, il professor Santulli li racconta in un libro

6 Febbraio 2011 0 Di redazione

“Modelle e modelli Ciociari nell’arte europea a Roma, Parigi, Londra nel 1800-1900” è fresco di stampa. Si tratta dell’ultima fatica editoriale di Michele Santulli, apprezzato storico della ciociaria e non solo. A lui si deve la battaglia culturale per la rivalutazione, se non addirittura la scoperta, di personaggi illustri del passato, originari del frusinate. Il libro è di circa 300 pagine con 30 tavole colorate e 80 bianche e nere, formato 17×24, cartonato e costa 30 euro. La foto che costituisce il frontespizio del libro ritrae ‘Les trois Soeurs’ di H.Matisse al Museo Orangerie di Parigi. Le tre sorelle di Matisse erano di Gallinaro. “Ora abbiamo le notizie di base della unica modella professionista che posò per due capolavori di Van Gogh del periodo parigino. – ha dichiarato lo scrittore – Sappiamo chi è e da dove viene il modello che fece uscire di senno Cézanne a seguito del rosso del panciotto e al quale dedicò sei quadri, sappiamo tutto sulla modella più celebre e più conosciuta e più amata dai francofoni e cioè quella ritratta sulle monete d’argento di qualche anno fa, sull’Euro e sui francobolli cioè La Semeuse, la seminatrice, che pure veniva dalla medesima località dell’Alta Terra di Lavoro. Abbiamo scoperto la modella che posò per la Eva incompiuta di Rodin, divenuta addirittura baronessa dell’aristocrazia scozzese, mai menzionata fino ad oggi, abbiamo scoperto che furono quattro sorelle modelle bellissime e celeberrime. Su Laurette, la modella misteriosa che rappresentò la parentesi più determinante della vita e dell’opera di Matisse, di cui si conosceva solo il nome, oggi sappiamo tutto, come pure sulle due sorelle che assieme compaiono sulla copertina del libro. Conosciamo la modella che ispirò a Corot quelle che vengono considerate le sue opere più importanti e conosciute, per esempio ‘La Dame en bleu’ l’opera dopo la Gioconda più ammirata del Louvre. Ora conosciamo nome, cognome, provenienza, dei modelli che ispirarono a Rodin i suoi capolavori più noti: San Giovanni Battista, Iris, la Cariatide, il Bacio. Ora sappiamo chi furono le modelle e i modelli veramente più amati e più illustrati di Whistler e di Sargent, tutti originari dai medesimi luoghi sperduti.. Sappiamo chi è e da dove veniva l’adolescente che posò per quell’Eros sulla fontana di Piccadilly Circus, l’ombelico londinese del mondo. Ora conosciamo chi sono le umili creature che hanno inventato la professione del modello e della modella come mestiere, come attività, come topos già dalle prime decadi del 1800 a Roma. Per impiegare un termine attuale, ora sappiamo chi furono le prime top models della storia.
Il Museo d’Orsay l’anno scorso ha dedicato durante cinque mesi una mostra specifica su questi personaggi; qualche anno fa un massimo museo americano ha dedicato una mostra monografica su una di queste modelle ciociare; gli studiosi dell’arte transalpini e americani sono anni che studiano e in aggiunta, vanno alla ricerca delle radici delle modelle e modelli dell’arte europea del 1800-900. Ora le abbiamo rinvenute e illustrate.
Ora i modelli d’artista verranno chiamati col loro vero nome: ciociari e non più italiani o abruzzesi o napoletani o romani, ecc.
Un’altra gloria grande nata in Ciociaria, che ora anche noi conosciamo…”.
Er. Amedei