Commercio, Buffardi: “Cassino ha bisogno di grattacieli”

21 Febbraio 2011 0 Di redazione

“Sarebbe stato intelligente far crescere Cassino in altezza con alcuni grattacieli”. A dirlo e Florindo Buffardi presidente di Confcommercio che risponde così alle problematiche relative agli affitti stellari che si pagano per locali in centro a Cassino. “Tutti vogliono aprire una attività commerciale in Corso della Repubblica o in viale Dante, ma la città deve svilupparsi anche nelle altre zone”. Aprire un negozio, però, è un grosso investimento e aprirlo in un’area non sufficientemente trafficata, significa rischiare molto. Per questo la richiesta di locali in centro è altissima. “Un’alternativa potrebbe essere adottare le stesse normative di alcune grandi città che, come Roma, permettono attività commerciali anche ai primi piani dei palazzi. Significherebbe raddoppiare il numero dei locali in centro, e per farlo basterebbe cambiare la normativa comunale che attualmente lo vieta. Inoltre, ovviamente, andrebbero adeguati i locali alle vigenti norme sulla sicurezza”. A Cassino, però, evidentemente i problemi degli spazi sono strutturali proprio per la costituzione della città delimitata a ud dalla ferrovia e a nord da Montecassino. “Il piano urbano è da criticare fortemente – aggiunge Buffardi – Se avessimo dato possibilità di aumentare gli indici di edificabilità nel centro invece che in alcune periferie, avremmo risposto alle esigenze della gente. Basti solo pensare ai servizi che, in centro ci sono, e nei nuovi quartieri vanno costruiti. Si sarebbe risparmiato di costruire vere cattedrali nel deserto come quelle in via Casilina Sud di fronte al distributore Agip; quel complesso si svilupperà con grande difficoltà. Basti pensare a San Bartolomeo e a quanto tempo ha impiegato quel quartiere per svilupparsi. Sarebbe stando intelligente pensare di far crescere Cassino in altezza con alcuni grattacieli”. Per rilanciare il commercio ognuno deve fare la sua parte: l’amministrazione deve mantenere la città bella dal punto di cista urbanistico e del decoro urbano, i commercianti, però, devono trovare nuove soluzioni di vendita. Uno è, per esempio, il progetto del centro commerciale naturale San Benedetto per il quale è stata delineata l’area e a breve partiranno forme di fidelizzazione che mettono insieme una serie di iniziative relative alle 60 attività commerciali di vari settori che hanno aderito”.