A Chieti l’obesità si cura anche con la chirurgia laparoscopica

14 Marzo 2011 0 Di redazione

Per curare i pazienti obesi, il cui numero appare elevato in Abruzzo, l’Azienda sanitaria locale ha costituito nell’Ospedale di Chieti una task force multidisciplinare composta da nutrizionisti, diabetologi, psichiatri, endoscopisti, anestesisti-rianimatori e chirurghi. Anche la chirurgia, infatti, può dare in alcuni casi un contributo per la cura dell’obesità e permettere ai pazienti di perdere peso rapidamente. Da qualche mese si eseguono nel Policlinico interventi laparoscopici di bendaggio gastrico per obesità patologica. Tali interventi consentono di perdere decine di chilogrammi in pochi mesi.

Il professor Paolo Innocenti, direttore della Patologia Chirurgica, ha affidato la responsabilità della Chirurgia laparoscopica dell’obesità al dottor Liberato Aceto, il quale effettua tali interventi da tempo e con ottimi risultati.

«Si tratta sicuramente di un nuovo successo dell’Ospedale di Chieti – sottolinea il professor Innocenti – che ha le sue radici nell’approccio multidisciplinare con cui vengono affrontate molte patologie».

L’obesità è una delle patologie più diffuse, al punto da essere considerata quasi un’epidemia nei Paesi industrializzati. Secondo dati ISTAT, nel 2004 in Italia c’erano quattro milioni di obesi e 16 milioni in sovrappeso. Tale patologia è riconosciuta come una delle principali cause di diabete, di malattie cardiovascolari, disturbi biliari, respiratori e di alcuni tipi di cancro. Per tali motivi riduce la aspettativa di vita di molti anni. Più diffusa nelle regioni meridionali rispetto al Nord Italia, l’obesità è presente anche in Abruzzo con percentuali di pazienti piuttosto alte.