Ben 1,2 milioni “gratta e vinci” irregolari, da Cassino distribuiti in tutta Italia. Maxi sequestro della Finanza

2 Marzo 2011 0 Di redazione

Con il sequestro di circa 1.200.000 biglietti di lotterie illegali, oltre 650.000 cartoline artistiche e la costatazione di sanzioni amministrative dei Monopoli di Stato per oltre, 12.000.000 di euro e la constatazione di 2.500.000 euro di redditi evasi nonchè, 4.300.000 di I.V.A., e la denuncia di 4 persone si è conclusa una maxi operazione nel settore dei gratta e vinci da parte della Guardia di Finanza di Cassino comandata dal capitano Vincenzo Ciccarelli e coordinata dal colonnello Giancostabile Salato.
L’inchiesta giudiziaria, con risvolti in ogni zona d’Italia ma incentrata su società con sede in Cassino, Roma e la provincia di Napoli, è durata circa due anni, ed ha avuto esiti inaspettati: nel corso dell’operazione, che ha interessato gran parte del territorio nazionale, le Fiamme Gialle hanno sequestrato i falsi “gratta e vinci”, accertando un ingente danno erariale a fronte del quale la competente Amministrazione dei Monopoli di Stato ha comminato sanzioni amministrative per oltre 12 milioni di euro.
Nel corso dell’operazione denominata “American Poker”, organizzata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone, i militari, in esecuzione di specifici provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria, hanno provveduto al sequestro di numerosi tagliandi tipo “gratta e vinci” e delle relative cartoline artistiche, facenti parte di lotterie istantanee gestite da privati e camuffate da falsi concorsi a premi, che, per natura giuridica, funzionamento, meccanismo e tipologia di gioco risultano del tutto identiche a quelle di esclusiva spettanza dei Monopoli di Stato. La predetta operazione è stata possibile anche grazie al determinante apporto fornito dai Monopoli di Stato.
Le sole lotterie istantanee (cioè con biglietti “gratta e vinci”) regolari in Italia, che possono pagare premi in denaro, sono quelle autorizzate dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e gestite dal Consorzio Lotterie Nazionali.
I tagliandi sottoposti a sequestro, infatti, sono erroneamente chiamati “gratta e vinci”: si tratta di cartoline “grattabili” che fanno vincere buoni acquisto. I concorsi a premio tendono spesso a emulare il gioco del “Gratta e Vinci”, attraverso biglietti che ne richiamano i nomi (“American Poker”, “Vot’Antonio”, “Vinci”, “Scuola Guida”, “Che tempo fa”, “Cir¬cus”, “Avanti Tutta”, “Chissà se”) e la grafica senza però offrire le stesse garanzie al consumatore, né sulla presenza di premi, né sul relativo pagamento degli stessi.
I biglietti originali si riconoscono per la presenza dei marchi “Gratta e Vinci”, “Monopoli di Stato” e “Consorzio Lotterie Nazionali” e possono essere venduti soltanto da ricevitorie autorizzate.
I numerosi sequestri sono stati effettuati nei confronti di molti gestori di attività commerciali, che fungevano anche da rivendite dei tagliandi, operanti nella provincia di Frosinone.
Per la commercializzazione dei falsi gratta la società sceglieva, tra gli altri, anche bar, edicole e tabaccherie non ritenuti idonei dal gestore Consorzio Lotterie Nazionali a commercializzare i tagliandi ufficiali. Così facendo veniva posto in essere un annacquamento del mercato, mediante la capillarizzazione dei punti di vendita, facendo in modo che il consumatore avesse la possibilità di acquistare falsi “gratta e vinci” ovunque si trovasse.

Pagine: 1 2