Operaio rumeno morto a Lanciano, l’uomo lavorava a nero

18 Marzo 2011 0 Di redazione

A seguito del decesso del cittadino rumeno avvenuto il 14 marzo all’interno di un fondaco in via Corsea a Lanciano, il personale del Commissariato di Lanciano, in collaborazione con il personale del Dipartimento di Prevenzione U.O. servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro, ha effettuato accertamenti diretti a stabilire il livello di sicurezza in quel luogo di lavoro. Dalle citate attività è emerso che l’impianto elettrico non rispondeva alla normativa in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, con un evidente rischio elettrico. E’ stato inoltre evidenziato che all’interno del fondaco lavoravano due cittadini rumeni dipendenti di due diverse ditte. Pertanto i relativi datori di lavoro sono stati denunciati per “non aver preso tutte le misure necessarie- tecniche, organizzative e procedurali- affinchè i lavoratori siano salvaguardati dai rischi di natura elettrica…”. Dal sopralluogo, inoltre, sono state evidenziate alcune inadempienze in materia di sicurezza su alcuni dei materiali utilizzati (ponte su ruote)per le quali verranno applicate le relative sanzioni.
Inoltre è emerso altresì che il lavoratore deceduto non era stato assunto regolarmente. Il datore di lavoro, ritenendo di non essere scoperto, provvedeva ad assumere il lavoratore lo stesso giorno 14 marzo. Ma da accertamenti esperiti dal personale del Commissariato emergeva che le relative pratiche di assunzione erano state effettuate in ore successive al decesso del rumeno. Anche per questo il datore di lavoro sarà sanzionato.