Prigioniero in una rientranza del fiume, cane salvato da un poliziotto fuori dal servizio

18 Marzo 2011 1 Di redazione

Un salvataggio speciale quello compiuto dagli agenti delle Volanti chiamati a prestare soccorso ad un setter rimasto per giorni prigioniero all’interno di una piccola insenatura adiacente ad un torrente del capoluogo.
Il povero cane, scivolato nel torrente ingrossato dalle incessanti piogge dei giorni scorsi, è stato trascinato dalla corrente fino a quando è riuscito a risalire l’argine e a mettersi in salvo in una piccola insenatura.
La sua “ancora di salvezza”, però, si è rivelata presto anche la sua prigione poiché per poter mettersi realmente in salvo avrebbe dovuto superare delle pareti in cemento, alte quattro metri, oppure attraversare di nuovo il torrente in piena.
A salvarlo da morte certa, che sarebbe sopraggiunta anche per la fame non avendo alcuna possibilità di procurasi del cibo, è stato un poliziotto che libero dal servizio faceva jogging in una strada adiacente al torrente.
Sono stati i flebili lamenti del cane ad attirare l’attenzione dell’ agente che vistosi impossibilitato ad aiutarlo con le sue sole forze non ha esitato a richiedere l’ausilio dei propri colleghi.
I poliziotti, arrivati sul posto con tutto il necessario per prestare soccorso all’insolita vittima, sono riusciti a portare in salvo il cane trovato impaurito e molto denutrito a causa della sua lunga permanenza in quella “prigione naturale”.
Rifocillato il setter è stato restituito al suo padrone che ne aveva denunciata la scomparsa all’incirca una settimana fa; commosso per il ritrovamento ed il selvaggio del suo “fido amico”, l’uomo ha espresso tutta la sua gratitudine agli agenti che lo avevano salvato.