Lanciano al voto, viaggio tra slogan e “pose” dei manifesti elettorali

27 Aprile 2011 0 Di redazione

Si spende volentieri del tempo, passeggiando per le strade dei comuni chiamati al voto, nel leggere sui manifesti elettorali, le frasi scelte dai candidati per convincere gli elettori a scrivere il proprio nome sulla scheda. Completano il quadro, il vestiario, la “smorfia” e la “posa” della foto per raggiungere lo stesso fine.
“Lo dico… lo faccio” è lo slogan del candidato a sindaco Pino Valente che da quasi un anno campeggia, prima sui mastodontici 6×3 privati, adesso sugli spazi comunali. C’è chi, invece, rivendica un ruolo da difensore civico come Pierluigi Vinciguerra, uno dei più prolissi, sul cui manifesto ha fatto scrivere: “Un civico per la guerra ai privilegi e per una politica “pulita”. Cinque anni di vera opposizione alla giunta immobiliarista nella reale difesa degli interessi della città”. C’è poi Luciano Bisbano che con aria rassicurante si affida allo slogan: “La disponibilità di sempre…” senza chiarire a che cosa è disponibile; oppure Massimiliano Berghella, “Energie nuove per Lanciano” mostrandosi con un’aria giovane, quindi la novità, ma con giacca e cravatta, come a dire “so il fatto mio”. Volti prestati alla politica come quello del cabarettista Ivaldo Rulli che sceglie uno slogan “sobrio” che recita: “Cerchiamo di fare insieme qualcosa di buono per Lanciano” e qualche vecchietto che sta a lì a leggerlo, aggiunge: “finalmente”. “Lealtà e trasparenza per il futuro di Lanciano” campeggia sopra il faccione di Fausto Antonucci che si mostra con una “pratica” camicia. In posa da sorridente riflessione, Franco Prospero fa un elenco di virtù: “La concretezza La lealtà.”.
“Il vero cambiamento” è solamente sul manifesto del candidato a sindaco Donato Di Fonzo, ma il suo collega Ermando Bozza gli risponde indicando se stesso come “La Scelta concreta.”. L’altro candidato a sindaco Mario Pupillo auspica un palazzo comunale affollato dato che il suo slogan recita: “IN COMUNE CON VOI, LANCIANO”. Mentre Romeo Pasquarelli è ”Dalla parte dei lavoratori”, Gabriele Di Bucchianico, in camicia e cravatta chiede un voto per “La forza delle idee il coraggio di cambiare” e Dario Rapino, in camicia a righe con orologio sportivo al polso e giacca “appesa” sulla spalla dice: “Cambiare. Ora”. Flavio Pasquini, che incontriamo durante l’interessante “lettura”, ci mostra il sui Santino su cui è scritto “Io ci metto Onestà e Lealtà” e a voce aggiunge: “E sfido chiunque a dire il contrario”. Una citazione particolare va fatta alla grafica scelta dai tre candidati de La Destra Mauro Masciarelli, Bruno Di Ciano e Massimo La Morgia; Sguardo verso l’ignoto, espressione austera, la foto in toni di grigi, uno affiancato all’altro con caratteristiche, quindi, da “ventennio”, e lo slogan: “Servire e non servirsi del cittadino”.
Ecco una panoramica mediatica su una parte dei candidati a consigliere e sindaco delle città di Lanciano.