Omicidio Rea, il corpo di Melania sotto sequestro per un’altra settimana. Nessuna certezza neanche sull’ora della morte

29 Aprile 2011 0 Di redazione

Il corpo di Carmela Melania Rea rimarrà a disposizione della magistratura ancora per la tutta la prossima settimana e, forse, anche parte della settimana successiva. La donna scomparsa durante una passeggiata nel parco di Colle San Marco ad Ascoli e trovata morta due giorni dopo a 18 chilometri di distanza in un bosco di Ripa di Civitella nel teramano dovrà attendere ancora molti giorni prima di poter ricevere degna sepoltura. Sul suo corpo, sui luogi dell’omicidio, sulle persone informate sui fatti, sono ancora concentrati un pool di investigatori diretti dal comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli, il colonnello Alessandro Patrizio e coordinati da due procure. Leggendo giornali e ascoltando telegiornali, la linea scelta dai midia sembra essere di una posizione sospetta nei confronti di Salvatore Parolisi, marito della vittima. “Quello che dice e quello che ha fatto rientra nelle indagini che stiamo svolgendo – dichiara il colonnello Patrizio – così come indaghiamo e ascoltiamo su amici e parenti. L’uomo vive e lavora nella Marche e qui ha tanti amici, conoscenti e colleghi”. Un punto fisso e che ci sono testimoni che dicono di aver visto una famiglia composta da tre persone nel parco in cui a quell’ora c’erano anche Melania Salvatore e V., la figlia di 18 mesi che, secondo la versione del marito, era sull’altalena spinta dal padre quando Melania si è allontanata per andare in bagno.
C’è attesa per le risultanze degli esami medico scientifici le cui relazioni preliminari sono, al momento ritenute frammentarie e poco attendibili. Pare infatti non vi sia certezza neanche sulla datazione precisa della morte. Si era ipotizzato che il decesso, potesse essere sopraggiunto a causa delle 35 coltellate di cui una alla gola, dopo dieci ore dalla scomparsa. Un dato questo su cui, però, non vi è certezza. Insomma, probabilmente, salvo eclatanti novità, bisognerà attendere le risultanze degli esami del Ris e quelle medico legali.
Ermanno Amedei
Foto Alberto Ceccon