Operazione “Illegal Work”, la Finanza scopre 100 lavoratori irregolari e 2 evasori totali

4 Maggio 2011 0 Di redazione

Di fondamentale importanza, in questi casi, risulta la collaborazione dei lavoratori intervistati poiché attraverso l’attività ispettiva si vuole assicurare, tra l’altro, la tutela degli operatori corretti e dei lavoratori.

Guardia di Finanza

In particolare, sulla costa teatina i militari hanno individuato un albanese, privo del permesso di soggiorno, il quale alla vista dei finanzieri ed incitato dai titolari del ristorante in cui lavorava “in nero”, si è dato alla fuga. I militari sono riusciti a fermarlo e l’uomo è stato deferito all’A.G., mentre i titolari dell’attività sono stati denunciati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. A Vasto, alle ore 3.30 del mattino, presso un panificio i finanzieri hanno trovato intenti a lavorare n. 4 italiani completamente in “nero”. Nel teramano, in Val Vibrata, presso una falegnameria sono stai scovati n. 9 italiani che lavoravano in “nero” e sempre in Val Vibrata presso un’azienda del settore di abbigliamento sono stati verbalizzati n. 16 lavoratori di etnia cinese. Nell’aquilano sono stati rilevati diversi lavoratori “in nero” di etnie rumene, macedoni e argentine, prevalentemente nel settore dell’edilizia.

Nel corso della vasta operazione sono stati scoperti due evasori totali: un soggetto economico operava nel settore del commercio di autoveicoli a Giulianova, un altro effettuava l’attività di “maga” a Nereto.

Dal punto di vista territoriale la provincia maggiormente interessata è risultata Teramo con il 41% delle posizioni irregolari, seguita dalla provincia di L’Aquila con il 33%. La gran parte dei rilievi è stata mossa nei confronti di esercizi pubblici come attività di commercio di autoveicoli, falegnamerie, industrie che operano nel settore dell’abbigliamento, imprese edili, servizi di centri per il benessere del fisico, ristoranti, parrucchieri, trasportatori, palestre.

Da segnalare, infine, l’aumento del livello qualitativo degli interventi, grazie alle sinergie con le Direzioni Provinciali del Lavoro e alla nuova Legge n. 183/2010 (collegato lavoro) che ha esteso alla Guardia di Finanza le funzioni di accertamento diretto alle violazioni.

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