Passeggiata nella natura e nella storia di “Mole”, il successo nelle parole degli organizzatori

19 Maggio 2011 0 Di redazione

Dall’ufficio stampa del comune di Paliano riceviamo e pubblichiamo:
Il 15 maggio scorso, il territorio del Comune di Paliano è stato interessato da una bella e suggestiva iniziativa patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune, al quale è delegato Simone Marucci, ed organizzata dal Comitato di quartiere ‘Nuova Mole’: una cinquantina le persone che hanno aderito a ‘Una Passeggiata nel passato’, lunga 4 Km, attraverso il verde, la storia e i mulini che sorgono in località ‘Mole’. Il Gruppo si è ritrovato davanti la chiesa di Sant’Anna per poi proseguire verso le chiesette di S. Rocco, S. Sebastiano scendendo per ‘Colle Ceraso’ fino al Sacrato dei 17 Martiri di Mole.
“A nome del Comitato di quartiere ‘NUOVA MOLE’ – dichiarano gli organizzatori – vogliamo ringraziare per la numerosa presenza. La giornata è stata una bella scommessa per chi ama la natura; ci ha permesso di ‘incontrare’ il territorio nella maniera più naturale possibile ed ammirare numerosi punti panoramici di estrema bellezza (vecchi mulini, il Sacrario dei 17 Martiri e i lavatoi). L’evento è stato per noi motivo di orgoglio perché ha dimostrato che con piccoli sforzi è possibile aggregare adulti e adolescenti per animare il nostro bel quartiere e il nostro paese”.
“La partenza da Paliano della passeggiata tra gli antichi mulini – commenta l’Assessore Marucci – ha avuto il significato molto eloquente di serrare legami ancora più forti con le contrade e soprattutto di far conoscere ai palianesi stessi i tesori nascosti presenti tra i sentieri frequentati anticamente dai nostri avi. Abbiamo vissuti emozioni uniche: l’atmosfera calda e calma, il paesaggio intatto, i colori cangianti, il profumo del fieno appena tagliato, la vista dei campi ingialliti in uno splendido giorno di primavera. Tra gli alberi, sulle rive del fiume, lungo il percorso, sono spuntati gli antichi mulini: sembra di intravedere fra i rami degli alberi i contadini con sacchi di iuta colmi di grano mendicanti, briganti, come figure evanescenti che appaiono e svaniscono ma sono la nostra storia”.