La “Sposa in bikini”di Mariel incanta alla Fiera di Milano e si prepara per Dubai

24 Giugno 2011 0 Di redazione

La “sposa in bikini” dell’atelier Mariel e’ stata tra le novita’ più apprezzate dell’edizione 2011 di “sì sposaitalia collezioni”, ospitata dal 17 al 20 giugno alla fiera di Milano.
Un’idea romantica e originale che ha incuriosito e intrigato le passerelle durante la rassegna dedicata all’alta moda per gli sposi.
“Passione italiana”, questo il nome del la linea beachwear per il 2011, e’ finito sulle pagine delle riviste più esclusive del settore e ottenuto spazi anche su quotidiani nazionali e testate on line (da Repubblica a Il Giornale, Libero, la stampa, Donna moderna etc. etc.).
un successo confermato anche dagli applausi ottenuti durante la sfilata di Mariel nella giornata conclusiva della fiera: tra le caratteristiche più apprezzate c’e’ sicuramente la manifattura degli abiti, creazioni concepite da Marilena Spiridigliozzi, anima dell’atelier, come vere e proprie tele su cui dipingere e intrecciare tessuti e colori.
e dopo Milano l’azienda di Arce prepara l’esordio a Dubai, negli Emirati Arabi.
Mariel, infatti, e’ una delle imprese chiamate a far parte del “Dubai ladies village”, un polo del lusso riservato alle donne e diretto dalle donne.
Negozi, centri benessere, atelier con donne al timone, i cui servizi saranno a disposizione delle donne.
L’iniziativa rientra in un progetto piu’ ampio cui hanno aderito le imprenditrici di molti paesi europei: quello di tracciare i primi passi verso una maggiore indipendenza delle donne arabe e musulmane.
Entrando a contatto con donne che hanno avviato e gestiscono aziende ed imprese, infatti, le clienti del “Dubai ladies village” (che non saranno turiste ma autoctone) avranno l’occasione di confrontarsi con un nuovo modo di concepire la donna: non piu’ solo una figura subordinata alle esigenze dell’uomo ma una persona in grado di costruire, realizzare, mettersi in gioco e rendersi autonoma e indipendente.
E’ solo un piccolo segnale, rappresentato dai migliori esempi dell’imprenditoria femminile, ma puo’ essere il punto di partenza verso quello che resta ancora un lungo e complicato processo di cambiamento.