Discriminati i turisti a quattro zampe, Aidaa si rivolge alla Ue

11 Giugno 2011 0 Di redazione

Da Aidaa riceviamo e pubblichiamo:
Limitazioni a chi vuole viaggiare con il cane in treno, discriminazioni per chi vuole portare il proprio cane negli alberghi e nelle pensioni (anche se qui le cose sono migliorate), una sola manciata di stabilimenti balneari e di spiagge libere attrezzate per turisti con fido al seguito, meno del 30% delle case di vacanza sia al mare che in montagna che affittano case ai possessori di cani di media e grossa taglia. Impossibile portare il cane nel 75% dei ristoranti, in almeno la metà dei bar e ancora meno si può portare il cane in strutture ed uffici pubblici, banche e uffici postali. Niente possibilità di portare il cane con se nel 94% dei reparti ospedalieri dove potrebbe essere ammesso, multe salate per chi porta il cane a sgambare sulla spiaggia anche se non sempre sono chiari i divieti, multe estese anche a chi porta il cane sulla battigia (dove invece potrebbe camminare stando al guinzaglio) ed in alcuni casi anche per chi porta il cane a bagnare i piedi nei torrenti e nei fiumi. Questi sono solo alcuni degli esempi di discriminazione e vessazione a cui sono sottoposti ogni giorno i turisti (ma anche i semplici cittadini) che vogliono viaggiare con il proprio cane o che vogliono andare in vacanza con fido. AIDAA ha deciso di dire basta e insieme al movimento per il turismo delle famiglie con animali che fa capo alla stessa associazione ha deciso di rivolgersi all’Unione Europea dove ieri (venerdi) ha presentato una petizione al Parlamento Europeo (allegata sotto il comunicato) con la quale si chiede al Parlamento Europeo di intervenire per porre fine alle limitazioni del diritto di mobilità dei cittadini che hanno al seguito i quattro zampe ed in particolare ai turisti a 4 zampe come vengono oggi definiti coloro i quali vanno in vacanza con l’inseparabile fido. Nella petizione firmata dal presidente di AIDAA Lorenzo Croce si fa riferimento alle normative europee che garantiscono la libera circolazione per le persone nel territorio delle nazioni aderenti all’Unione Europea. “Le discriminazione sono più o meno diffuse nei paesi europei con accenni diversi di maggiore e minore civiltà– ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- noi non vogliamo che i turisti a quattro zampe abbiano dei privilegi, no vogliamo solo che possano avere gli stessi diritti degli altri cittadini dell’Unione a partire dal diritti di viaggiare in treno in maniera civile con il proprio cane al seguito e senza troppe vessazioni. Per questo ci aspettiamo una risposta rapida e positiva da parte della commissione del Parlamento Europeo in modo da poter chiedere maggiori diritti e maggiore uguaglianza per i cittadini che viaggiano con i cani al seguito e allo stesso tempo per chiedere nuovi diritti condivisi per gli animali che vivono dentro i confini dell’Unione e di inserire l’accettazione dei diritti degli animali come pregiudiziale per gli stati che chiedono di essere ammessi alla comunità”