Atina Jazz: Evento Storico e Spettacolare con gli “Incognito”

31 Luglio 2011 1 Di redazione

Spettacolo strabiliante ieri sera 30 luglio in Piazza Marconi, luogo deputato ad accogliere gli eventi programmati da AtinaJazz 2011. Sono entrati in scena una delle formazioni inglesi che maggiormente ha caratterizzato la musica degli ultimi 30 anni: Incognito.
Leader della storica band londinese è il chitarrista, cantante e compositore Jean Paul Maunick detto “Bluey”, originario delle Mauritius, unico componente ad essere rimasto nell’avvicendarsi dei migliori musicisti della scena soul and jazz mondiale. Album del debutto, quasi interamente strumentale, è “Jazz funk” nel 1981, ma è nel 1993 l’uscita dell’album “Positively”, che li ha resi famosi in tutto il mondo, facendo diventare di uso comune un termine da loro coniato: “Acid Jazz”. Negli album seguenti la band si è avvicinata ad un genere un po’ più dance ma sempre infuso di ritmi anni settanta, vero paradiso di melodie. Uno stile unico e inimitabile fondato sulla contaminazione di generi, ha oltrepassato mode ed abitudini d’ascolto e si è rinnovato con straordinaria forza espressiva, incrociando soul-funk, dance-house, acid jazz e rhythm and blues.
Da sottolineare la presenza di un percussionista dal talento straordinario già noto nei circuiti del jazz internazionale: l’italiano Francesco Mendolia.
Le bacchette le tiene in mano sin da quando aveva dieci anni duettando con il padre. Nel 1998 vince il primo “Città di Latina “ e nello stesso anno vince con il suo gruppo il concorso “Omaggio a Demetrio Stratos” ad Alberona di Cento (FE); nel 2004 vince il primo premio al concorso di musica jazz organizzato dal comune di Rimini, sempre nel 2004 vince il concorso per batteristi “Premio città di Atri”. Partecipa spesso al concerto “Natale in Vaticano” in mondovisione a San Pietro; accompagna noti personaggi del jazz italiano del calibro di Renzo Arbore, Lino Patruno, Gegè Telesforo. Ora Francesco gira per l’Europa e per il mondo in tournee seguendo gli stili da lui preferiti dal Jazz al Jazz-funk, al Rock-Blues, al Country-Rock-Blues, al Rock-Punk.
Undici gli appassionanti protagonisti sul palco in perfetta sintonia tra voci vibranti e arrangiamenti ricchi di fiati e percussioni e giù nella piazza la folla frizzante, entusiasta e coinvolta.
Il pubblico, indubbiamente ammaliato dal groove trascinante dei pezzi fatti per ballare, si è subito riscaldato con il ritmo travolgente delle sonorità dei brani “che hanno fatto la storia del gruppo”. E’ stato davvero difficile rimanere fermi e “non interpretare a voce alta” la melodia o applaudire ritmando le sensazioni e le emozioni. D’altronde non può stupire la presenza di tre generazioni di fans a un concerto live, quando si tratta di un gruppo che ha una storia quasi trentennale alle spalle.
Bluey ha raggiunto l’obiettivo: avvicinarsi al suo pubblico, condividendo i forti sentimenti e le sbalorditive melodie. Gli applausi? Solo ritmo appagante ed indispensabile!
Alba Loretta Ceccon
Foto Alberto Ceccon
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