Regione Lazio, stanziati 8,5 milioni per infrastrutture logistiche del Polo di Cassino

29 Luglio 2011 0 Di redazione

Lo sviluppo e il potenziamento della filiera logistica e di tutto l’indotto collegato al sito produttivo Fiat di Piedimonte San Germano diventerà una realtà unica in Italia ed in Europa. Grazie infatti alla Regione Lazio e al lavoro di coordinamento del Nucleo di valutazione messo in piedi dalla presidente Polverini, è stato deliberato di impegnare in favore della Filas Spa la considerevole cifra di 8milioni e 413mila euro che servirà a finanziare gli investimenti previsti nel progetto ‘Infrastrutture di logistica avanzata per le linee ad elevata flessibilità’ presso il Polo della Logistica del Cosilam, di cui soggetto proponente è l’Università degli studi di Cassino in collaborazione con il Centro ricerche Fiat S.c.p.a., la società consortile Elasis Centro Ricerche di Pomigliano d’Arco, Fiat Group Automobiles Spa, la società S.D.E. Srl, la società NIPA Srl e il Consorzio di Sviluppo Industriale del Lazio Meridionale.
Il programma prevede un investimento complessivo pari a 23milioni e 600mila euro. Gli otto milioni di euro, attualmente impegnati, serviranno nella fattispecie a realizzare: a) il progetto cardine di R&D (Ricerca e Sviluppo) che consisterà nello studio e nell’ottimizzazione delle soluzioni tecniche e metodologiche per la gestione delle forniture di materiale e nello sviluppo di un nuovo modello ‘intelligente’ di logistica integrata; b) il programma di sviluppo sperimentale per le PMI che consisterà nella realizzazione di un progetto pilota di applicazione delle tecnologie e metodologie sviluppate nel progetto R&D.
“Si tratta di un piano di lavoro particolarmente ambizioso – ha spiegato il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese – che ha come obiettivo l’applicazione di un sistema innovativo di logistica integrata. Un progetto sperimentale e con una forte connotazione verso la sostenibilità ambientale, che avrà come protagonisti lo stabilimento Fiat Auto e le PMI del territorio del Basso Lazio. Sono particolarmente orgoglioso di questo risultato visto che negli ultimi anni mi sono speso per il rilancio di questo settore, così strategico per le sorti economiche e occupazionali del nostro territorio.
Già in passato infatti con la realizzazione del Polo Logistico integrato, primo in Europa per tecnologia, l’area industriale del Lazio meridionale ha potuto contare su importanti investimenti – ha continuato Abbruzzese – che hanno consentito alla Fiat di sgravarsi da una serie di oneri legati al magazzino pezzi e componenti. L’opera fu programmata dal Cosilam già prima della crisi economica e finanziaria, proprio al fine di evitare le recessioni cicliche che hanno poi coinvolto l’industria automobilistica torinese, traino del sistema produttivo di tutta la provincia di Frosinone. La realizzazione del Polo prima, e oggi questo nuovo progetto, dimostrano quindi la volontà di esaltare un patrimonio industriale di conoscenze che può dare risposte concrete alle criticità emerse nel settore automobilistico nazionale e provinciale”.
In concreto, il progetto appena finanziato si tradurrà nella realizzazione sul territorio di una vera e propria filiera delle infrastrutture logistiche di supporto, come magazzini avanzati di pre-assemblaggio e sequenziamento, al fine di garantire un asset strategico fondamentale per rinsaldare la competitività di cui gode il sito industriale, per sostenere la crescita dell’indotto locale, per salvaguardare e di pari passo migliorare la qualità del lavoro della componente operaia.
“Una gestione integrata della filiera logistica – ha puntualizzato Abbruzzese – è, oggi, una necessità imprescindibile per far tornare a competere tante piccole e medie imprese che hanno risentito fortemente i contraccolpi delle dinamiche globali di riorganizzazione dei processi produttivi e della internalizzazione delle imprese. L’insediamento di tante nuove industrie si giocherà nel prossimo futuro sulla capacità di sincronizzare la produzione sia con la disponibilità dei relativi componenti di fornitura, sia con l’impostazione delle catene di montaggio. I miglioramenti che ne deriveranno, incideranno considerevolmente sull’assemblaggio, una fase cruciale dalla quale dipendono i destini e le fortune di molti stabilimenti perché è qui che l’azienda riesce a creare valore e a fornire (nella maggior parte dei casi) un prodotto finito destinato direttamente al mercato.
Sono dunque programmi come questo – ha concluso il presidente Abbruzzese – che hanno ottenuto anche l’approvazione, e quindi i fondi, dall’Europa, a far sì che la Fiat resti azienda trainante per la nostra economia e – attraverso il know-how del management e di tutti i dipendenti e le sinergie con le professionalità presenti nell’Ateneo di Cassino – continui ad essere il punto di forza per un futuro di sviluppo economico ed occupazionale non solo per tutto il sito produttivo di Cassino, già al primo posto tra i 25 stabilimenti automobilistici al mondo, ma anche per tutto il territorio della provincia di Frosinone con le sue numerose realtà produttive locali”.