Traffici di cuccioli, le perplessità di Federfauna: “Quali quelli veri?”. Intanto spunta un filmato e una testimonianza

19 Luglio 2011 0 Di redazione

Da Federfauna riceviamo e pubblichiamo una denuncia pubblica relativa ai sequestri di animali vittime (o presunte tati) di traffici provenienti dall’est.
“La lettera ed un filmato, inviati a FederFauna da un’azienda slovacca, riaprono inquietanti interrogativi sui sequestri di animali ad operatori del settore: sono operazioni realmente sempre regolari e sempre finalizzate a salvaguardare il benessere animale? Oppure a guadagnarci e’ qualcun altro? Sara’ certo casuale, ma non piu’ di due settimane fa, un quotidiano riferiva che a causa del cambio di custodia giudiziaria proprio di cuccioli provenienti da un sequestro, le associazioni animaliste lamentavano che fosse stata “disconosciuta a loro lista di prenotazioni”…
“Sgominato traffico di cuccioli dall’Est”, “salvi i cuccioli sequestrati…”. Siamo ormai cosi’ abituati a leggere certi titoli, caratterizzati dall’autoreferenzialita’ tipica degli animalisti, che non ci poniamo piu’ il dubbio se la notizia sia vera o meno, anzi, non ci viene piu’ spontaneo nenneno di chiederci cosa significhi la parola “salvare”, quando si tratta di animali. E se un giorno fosse proprio il nostro cucciolo a sparire “salvato” in un sequestro!…
A riaccendere questi interrogativi la lettera ed un filmato, inviati a FederFauna nei giorni scorsi da un’azienda slovacca, che narra di furgoni oggiAggiungi un appuntamento per oggigiudicati idonei e domaniAggiungi un nuovo appuntamento per domani no, di documenti validi per alcuni veterinari e non per altri, di cuccioli sequestrati e “spariti”, di altri cuccioli giudicati “in precarie condizioni fisiche” ma affidati seduta stante a persone private e messi in braccio a dei bambini, di persone residenti ad oltre centocinquanta chilometri dal luogo del sequestro e che in teoria non avrebbero potuto esserne a conoscenza in anticipo, che pero’ erano “casualmente” gia’ li’ per prendersi i cani…
Interpellato da FederFauna, conferma il tutto l’Avvocato Boris Dubini di Bergamo, che segue l’azienda, il quale fa notare anche che “l’automezzo sequestrato in una certa citta’ e’ stato dissequestrato dalla Procura di un’altra (perche’ i fatti sarebbero avvenuti nella competenza del Tribunale del capoluogo), che a tutt’oggiAggiungi un appuntamento per oggi non ho ricevuto la notifica della convalida del sequestro dei cuccioli, di cui non sappiamo nulla se non che sono stati affidati da qualcuno a qualcun altro, e che una certa Procura ha invece negato il dissequestro del mezzo motivando la decisione con la volonta’ d’impedire alla ditta di continuare con la propria condotta delittuosa, sottraendole cosi’ un fondamentale strumento di lavoro. Da un’altra Procura, invece, dopo il riesame, ovviamente dall’esito negativo, tutto tace e non sappiamo ne’ dove siano i cuccioli, ne’ se siano vivi, ne’ se e come procedano le indagini”.
La lettera originale dell’azienda slovacca e’ ora depositata presso la sede nazionale di FederFauna, a disposizione dell’Autorita’ competente, che speriamo non si accontenera’ della “verita’”(?) fornitagli dall’associazione animalista di turno”.