Vertenza latte, Mattia (Coldiretti): “In Ciociaria situazione difficile, urge tavolo di confronto”

20 Luglio 2011 0 Di redazione

“Il comparto produttivo del latte bovino, destinato al consumo alimentare e alla trasformazione, rappresenta un settore strategico nel sistema agroalimentare del Lazio e dell’intera Ciociaria. Non possiamo più permettere che il lavoro degli allevatori sia mortificato”. Così Aldo Mattia, direttore regionale della Coldiretti Lazio commenta lo stato di crisi e la mobilitazione indetta da mesi a Frosinone per il mancato aumento del prezzo provinciale ed aggiunge. “Lo scorso anno, proprio la notte del 22 luglio, Coldiretti dopo una lunga battaglia sindacale condotta in perfetta solitudine, riuscì ad ottenere, per i produttori che conferiscono il proprio prodotto alla Centrale del Latte di Roma, un primo aumento a 38 centesimi per litro che poi, alla fine di marzo di quest’anno, è stato ulteriormente ritoccato sino ad arrivare a 42 centesimi. In Ciociaria, nonostante l’azione portata avanti dalla nostra organizzazione, non si è riusciti, sinora, neppure a far sedere i referenti degli stabilimenti presenti in provincia di Frosinone al tavolo istituito presso la Provincia per aprire il confronto sull’eventuale allineamento del prezzo provinciale (fermo in media a 34 centesimi per litro a quello regionale). Anche per questo è quanto mai opportuno continuare la mobilitazione pure attraverso forti azioni di protesta. A tal proposito – ha commentato ancora Mattia – ho già inviato una nota all’assessore regionale all’agricoltura della Regione Lazio, Angela Birindelli, affinché si faccia carico di riaprire, con la massima urgenza, un tavolo tecnico istituzionale per verificare le inadempienze contrattuali e, se possibile, risolvere le problematiche connesse, considerando che durante le assemblee che si stanno tenendo in questi giorni un po’ su tutto il territorio della provincia di Frosinone, appare con fin troppa evidenza il grandissimo disagio dei produttori che hanno raggiunto il limite massimo di sopportazione e che fa trasparire l’eventualità di esplosioni di malcontento con possibili e prevedibili problemi anche di ordine pubblico. La nostra azione, in sinergia con il progetto di filiera tutta agricola e tutta locale, va anche nella direzione di un progetto che mira alla valorizzazione delle produzioni locali e al rilancio del settore lattiero caseario mediante una filiera che dia certezza ai consumatori sulla provenienza del latte utilizzato oltre che per uso alimentare anche nella trasformazione dei formaggi. Tutto quanto ciò per dare certezze e tranquillità ai consumatori. Il primo passo, però, resta – conclude con determinazione Mattia – quello di allineare senza indugi il prezzo provinciale a quello regionale”.