Carni avariate e straniere vendute per fresche ed Italiane. Maxi sequestro della Finanza in un supermercato

4 Agosto 2011 1 Di redazione

Nell’ambito di specifici controlli predisposti dal Comando Provinciale della Compagnia Guardia di Finanza di Frosinone finalizzati ad accertare l’esatto adempimento delle leggi sul commercio, al controllo dei prezzi praticati nonché a verificare il regolare assolvimento delle disposizioni in materia igienico-sanitaria dei prodotti alimentari posti in commercio, i finanzieri della Compagnia di Frosinone , hanno individuato un supermercato che vendeva carni fresche in cattivo stato di conservazione.
In particolare, l’attenzione dei militari è stata attirata da alcune vaschette contenenti carni preconfezionate le quali, sull’involucro di cellophane che le sigillava, recavano una doppia etichettatura, riportante i dati del numero di lotto della carne, il luogo di nascita, di allevamento, macellazione e vendita dell’animale nonché, la data di confezionamento e di scadenza.

Tolta l’etichetta visibile al consumatore, abilmente incollata per non destare sospetti ma non abbastanza da sfuggire all’occhio vigile ed attento dei finanzieri, ne appariva una seconda precedentemente apposta, sulla quale i finanzieri constatavano con stupore che i dati relativi al percorso di vita dell’animale non corrispondevano.
In particolare, sulla prima etichetta, quella volutamente coperta, vi erano riportati dei dati secondo i quali l’animale macellato, identificato con un numero di lotto, era nato, allevato e macellato in un luogo diverso da quello indicato sull’etichetta visibile all’acquirente.
Infatti, sull’etichetta visibile, apposta in modo da coprire la prima, oltre ad un numero diverso di lotto identificativo della carne macellata, vi era riportato falsamente che l’animale era nato, allevato e macellato in Italia, mentre in realtà la provenienza estera.
Immediatamente scattavano più approfondite indagini mirate ad accertare la regolare provenienza della merce, il luogo di produzione e di macellazione della stessa in particolare a verificare il rispetto del c.d. principio di tracciabilità delle carni.
I finanzieri, avendo il fondato sospetto della non genuinità di tali prodotti e, trattandosi di sostanze alimentari le quali se mangiate in condizione di non commestibilità potevano creare seri rischi alla salute del consumatore, estendevano il controllo all’intero comparto alimentare chiedendo, nel contempo, ausilio alla competente ASL.
Gli accertamenti, proseguiti unitamente al Dott. Roberto Petrucci – responsabile del Servizio Veterinario ed Ispezione Alimenti della A.S.L. di Frosinone – permettevano di rilevare che la carne posta in vendita era alterata ed in cattivo stato di conservazione oltre a non essere in regola con l’etichettatura prevista dal Dlgs.109/92 e dal Reg.CE 1760/2000.
A conferma dei sospetti avuti dai finanzieri, nella relazione redatta dal Responsabile del Servizio Veterinario si afferma che la valutazione delle caratteristiche organolettiche ha permesso di evidenziare lo stato di alterazione del prodotto ispezionato senza il ricorso ad ulteriori analisi di laboratorio di conferma. Infatti le alterazioni di colore, aspetto ed odore, rilavate e conseguenti alla degradazione dei normali costituenti della carne (proteine, glucosio, lipidi) nei loro metaboliti, e la produzione di sostanze idrogeno-solforate derivanti dalla moltiplicazione microbica alterante, sono state sufficienti ad emettere il giudizio di non commestibilità ed esclusione dal commercio.
Oltre alle sanzioni di carattere amministrativo comminate, i responsabili a vario titolo sono stati denunziati alla competente Autorità Giudiziaria per violazioni alla normativa in materia di igiene nella produzione e vendita delle sostanze alimentari, per frode nell’esercizio dell’attività commerciale, connessa alla vendita di sostanze alimentari nocive di prodotti alimentari non genuini.
Fanno sapere da via Cavour che l’azione preventiva e repressiva delle Fiamme Gialle nel particolare settore, proseguirà costante e sarà ulteriormente intensificata nel corso della corrente stagione estiva, sia per una tutela degli ignari acquirenti ma anche per la salvaguardia della salute.