Denunciati due bracconieri dediti alla cattura di uccelli protetti

23 Agosto 2011 0 Di redazione

Fermati nel corso della notte mentre dalla Campania si dirigevano nel territorio della provincia di Isernia per catturare uccelli protetti.

Ma questa volta ad “incappare nella rete” dei controlli predisposti dall’Arma della Compagnia di Venafro sono stati due bracconieri, un 65enne ed un 43enne della provincia di Napoli, bloccati in prossimità di Roccaravindola su una Ford Focus con a bordo svariate gabbie contenenti “cardellini”, uccelli della specie protetta, nonché reti per la loro cattura e apparecchi elettronici per il loro richiamo.

Inconfutabile la detenzione illecita degli uccelli della specie protetta che ha indotto i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile ad accompagnare i due fermati presso la sede della Compagnia di via Maiella di Venafro dove si è proceduto ad inventariare e sequestrare i materiali rinvenuti, mentre i 15 piccoli volatili illegalmente detenuti nella varie gabbiette, sono stati controllati e quindi rimessi in libertà.
Contestualmente al termine delle operazioni è stata inoltrata una denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica del capoluogo Pentro nei confronti dei due fermati, per il reato in concorso della cattura di volatili della specie protetta.

La pratica illegale della cattura di cardellini, molto praticata nell’area Campana ove gli uccelli di detta specie sono commercializzati ovviamente in modo illegale, ma è facile acquistarli nei mercatini rionali, è vietata dalla vigente legge sulla caccia (art.30 Legge 11.2.1992 n.157). I bracconieri dei volatili si servono di reti che piazzano nei pressi di canneti e zone umide ove i piccoli volatili vengono richiamati e quindi catturati, mediante apparecchi elettronici acustici.